Cambogia: religioni unite per fare memoria del genocidio dei Khmer rossi
Cristiani, buddisti, musulmani cambogiani si sono riuniti nei giorni scorsi a Choeung
Ek, il “campo di sterminio” della Cambogia, per fare memoria e pregare per le migliaia
di cambogiani innocenti giustiziati lì, sotto il regime dei khmer rossi. Il ricordo
delle vittime del genocidio faceva parte della “Settimana dell’Armonia interreligiosa”,
caratterizzata da veglie di preghiera, incontri e dibattiti. A conclusione della settimana,
i leader religiosi hanno piantato alcuni alberi all'interno del campo di Choeung Ek.
Come comunicato all'agenzia Fides dai gesuiti in Cambogia, hanno partecipato alla
celebrazione giovani cristiani, protestanti e cattolici, musulmani, e monaci buddisti,
soprattutto da Phnom Penh. Sono sostai piantati circa 50 alberi tutti di una specie
chiamata “Rumdul” (nome scientifico: Mitrella mesnyi), fiore nazionale della Cambogia.
Il fiore del Rumdul ha tre petali ed è di colore giallastro. E’ noto per il suo profumo
riconoscibile anche a grande distanza. “Il buon profumo del Rumdul accompagna, come
le nostre preghiere, i nostri fratelli e sorelle cambogiani che perirono nei campi
di sterminio di Choeung Ek”, hanno detto i presenti. L'idea di una Settimana interreligiosa
in Cambogia recepisce l’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite della “Settimana mondiale
dell’Armonia interreligiosa”. (R.P.)