Onu: in Africa occidentale traffici illeciti e reti criminali, ostacolo allo sviluppo
Instabilità e impatto su crescita economica e sviluppo sociale: queste le principali
conseguenze della radicata presenza di reti criminali transnazionali nei Paesi dell’Africa
occidentale secondo un rapporto dell’Ufficio dell’Onu contro la droga e il crimine
(Unodc) presentato ad Abidjan, in Costa d’Avorio. Alla base degli interessi che attraggono
in questa parte d’Africa le reti criminali è innanzitutto il traffico di cocaina che
è, secondo gli autori del rapporto, la più lucrosa tra le attività criminali esaminate.
“Sebbene il flusso di cocaina (dall’America latina e diretto in Europa si sia attestato
a circa 18 tonnellate dal picco di 47 tonnellate raggiunto nel 2007, i profitti generati
da questi traffici illeciti sono ancora enormi” e in molti casi superano il budget
a disposizione delle forze di sicurezza di singoli Paesi. Sviluppi recenti, si legge
nel documento, indicano inoltre un maggiore coinvolgimento di reti criminali africane
resisi maggiormente autonomi dai gruppi sudamericani. La cocaina non è però l’unico
settore di interesse della criminalità organizzata. In crescita è la produzione e
lo smercio di metanfetamina (destinata soprattutto ai mercati asiatici) come dimostra
la scoperta di due laboratori in Nigeria negli ultimi due anni. La scoperta di carichi
di eroina chiude il cerchio su “un ruolo sempre più prominente” dei gruppi criminali
dell’Africa occidentale nei mercati transnazionali. Secondo l’Unodc, altri settori
illegali in cui le reti criminali operano sono poi il traffico di esseri umani verso
l’Europa, di farmaci fraudolenti dall’Asia verso l’Africa occidentale, e la pirateria
marittima. “Il crimine organizzato transnazionale è chiaramente una seria minaccia
per l’Africa occidentale” ha detto Pierre Lapaque, rappresentante regionale dell’Unodc.
“Istituzioni e Stato di diritto – ha aggiunto – sono deboli in gran parte di questi
Paesi e in assenza di contromisure l’instabilità è destinata a perdurare e crescere”.
(R.P.)