2013-02-25 16:13:01

Nei primi 9 mesi del 2012 circa 640mila licenziamenti


Nei primi nove mesi del 2012 si sono registrati in Italia 640.000 licenziamenti con un aumento dell'11% sullo stesso periodo del 2011. E' quanto emerge dal sistema delle comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro secondo il quale nel periodo sono stati attivati 7,9 milioni di contratti a fronte di 7 milioni di rapporti di lavoro cessati. Lo studio del ministero suddivide le cessazioni dei rapporti di lavoro tra quelle a richiesta del lavoratore (dimissioni o pensionamento), quelle 'promosse dal datore di lavoro (cessazione dell'attivita', licenziamento, altro), cessazione al termine e 'altre cause. I 640.000 licenziamenti registrati nel periodo riguardano sia quelli individuali (per giustificato motivo oggettivo, soggettivo, giusta causa) che quelli collettivi. Solo nel terzo trimestre 2012 i licenziamenti sono stati 225.868 con un aumento dell'8,7% sullo stesso periodo del 2011. Nei primi 9 mesi del 2012 sono diminuite le dimissioni a 1,1 milioni dai 1,22 milioni del 2011 (-8,7%).

Nel terzo trimestre si conferma la tendenza ad assumere con contratti non stabili. Su 2.462.314 rapporti di lavoro attivati nel periodo solo 430.912 risultano a tempo indeterminato (appena il 17,5% del totale). Risultano invece a tempo determinato 1.652.765 rapporti di lavoro attivati (il 67,1% del totale) mentre i contratti di apprendistato sono stati 61.868, i contratti di collaborazione 156.845 e gli ''altri'' 159.924. I contratti di collaborazione sono diminuiti del 22,5% rispetto al terzo trimestre 2011 mentre un calo del 24,3% si registra anche per gli ''altri'' contratti. Diminuiscono del 5,7% i contratti a tempo indeterminato, dell'1,9% quelli a termine e del 13,7% i contratti di apprendistato.







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