In Piazza San Pietro, per l’Angelus del Papa, c’erano tante famiglie e anche tante
realtà ecclesiali. Era presente anche il Movimento dell’Amore Familiare con il suo
fondatore, don Stefano Tardani. Sergio Centofanti lo ha intervistato:
R. - Qui a Piazza
San Pietro abbiamo sentito un grande abbraccio di amore: l’amore di Benedetto XVI
verso la Chiesa e verso tutti, e l’affetto sincero e grato della folla, che è stato
un omaggio alla sua persona ed al suo magistero. Un momento molto forte e di grande
commozione, anche nelle sue parole così importanti. Ci ha di nuovo affidato il primato,
l’impegno e l’importanza della preghiera come incontro con Dio, che procura una carità
operosa.
D. - Il Papa ha detto che si dedicherà alla preghiera ma che questo
non significa abbandonare la Chiesa, anzi …
R. - Ha ribadito il suo grande
amore e servizio alla Chiesa in questo modo, perché il suo gesto di dimettersi è un
gesto di grande amore alla Chiesa, che ha bisogno di nuove forze che il Santo Padre
sente di non avere in questo momento per affrontare i tempi molto difficili di oggi.
È un grande esempio quello che ci dà, di grande umiltà e sapienza.
D. - Il
Papa ha ringraziato i fedeli, le parrocchie e i movimenti. Voi come Movimento dell’Amore
Familiare eravate presenti in Piazza San Pietro: come state vivendo questo particolare
periodo?
R. - Di grande vicinanza a tutte le famiglie. Sono dieci anni che
facciamo veglie a Piazza San Pietro, come quella della pace nelle famiglie, sempre
con il saluto del Santo Padre a quelle famiglie che si impegnano proprio nella preghiera
e nell’impegno fattivo della pace e dell’unità familiare. Poi ricordo anche le veglie
che abbiamo fatto, sempre da dieci anni, per il Ministero del Santo Padre. E’ veramente
preziosa ed importante la vicinanza delle famiglie al Magistero ed alla persona del
Santo Padre, perché bisogna dire che il Santo Padre lascia questo in eredità: l’importanza
di avere una “fede ragionata” nella vita delle famiglie. “Fede ragionata” vuol dire
che è capace di ragionare sulle cose di Dio e di affrontare con Dio i problemi della
vita e del mondo. La presenza oggi di tantissime famiglie dimostra proprio il desiderio
di essere vicine al Papa in questo momento importante, difficile e delicato, in cui
lui ha voluto sottolineare di continuare il suo servizio amorevole alla Chiesa, in
modo particolare con la preghiera.