Siria. L'opposizione boicotta la Conferenza di Roma: silenzio internazionale su distruzione
Aleppo
La Coalizione nazionale siriana, che raggruppa i principali gruppi dell'opposizione,
manda a monte la Conferenza internazionale sulla Siria prevista a Roma. E respinge
anche l'invito a recarsi a Mosca e a Washington. Il servizio di Fausta Speranza:
L’opposizione
in Siria rifiuta gli incontri diplomatici perché – spiega – è inaccettabile quello
che definisce “il silenzio internazionale” sulla “sistematica distruzione di Aleppo”.
Nella città a nord ovest del Paese, solo ieri, almeno 29 persone sono morte sotto
i colpi di razzi e una famiglia di dieci persone sarebbe intrappolata sotto le macerie
della loro casa. La Conferenza internazionale era prevista a Roma il 28 febbraio:
un incontro del “Gruppo di alto livello sulla Siria” con la partecipazione del segretario
di Stato statunitense John Kerry. Quello che appare certo al momento, invece, è un
altro incontro di altro genere: la riunione della Coalizione nazionale siriana fissata
il 2 marzo a Istanbul per decidere il nome del premier a capo di un governo transitorio
degli insorti. In sostanza il leader che dovrebbe guidare il governo nelle zone controllate
dai ribelli anti-Assad. Intanto dai campi profughi arriva un dato che fa pensare:
dall'inizio della crisi circa 2.500 bambini siriani sono nati in campi profughi allestiti
in Turchia. In Turchia, Giordania, Libano e Iraq si contano 800 mila persone fuggite
dal drammatico conflitto in Siria.