Si è spento il card. belga Julien Ries: era considerato il più grande antropologo
religioso del nostro tempo
Si è spento sabato a Tournai, in Belgio, il cardinale Julien Ries, professore emerito
di storia delle religioni presso l’Università Cattolica di Louvain-la-Neuve, considerato
il più grande antropologo religioso del nostro tempo: il prossimo 19 aprile avrebbe
compiuto 93 anni. I funerali – riferisce il sito della Conferenza episcopale belga
- dovrebbero svolgersi sabato prossimo nella Cattedrale di Tournai. Nato a Fouches,
comune di Hachy, attualmente Arlon, nel Lussemburgo belga, in pieno tempo di guerra,
ha frequentato il Seminario maggiore di Namur, dove è stato ordinato sacerdote il
12 agosto 1945. Nel 1948 si è laureato in teologia e nel 1949 in filosofia e storia
orientale. Nel 1953 ha discusso la tesi di dottorato dal titolo: I rapporti della
cristologia manichea con il Nuovo Testamento nell’eucologio copto di Narmouthis (Medĭnet
Mădi).
La sua carriera accademica è stata segnata da un crescendo di incarichi
nell’Università cattolica di Lovanio. Nel 1968 i vescovi del Belgio lo hanno designato
professore di storia delle religioni presso la facoltà di teologia e l’istituto orientalista,
incarico mantenuto fino al 1991. La sua attività all'interno dell'ateneo è stata caratterizzata
da un'attenzione particolare alle religioni orientali, in particolare alle figure
di Mitra e di Zaratustra, e poi all'induismo, al buddismo e all'islam. Ha tenuto vari
corsi sul sacro, il mito, il rito, i simboli. Si è specializzato anche nello studio
delle religioni dell’Egitto faraonico, dello gnosticismo, del manicheismo e delle
antiche religioni germaniche e scandinave. Ha fondato il Centre d’Histoire des Religions
dell’Université Catholique di Louvain-la-Neuve e ha creato e diretto quattro raccolte
di pubblicazioni di storia delle religioni: le collane Homo Religiosus, Cerfaux-Lefort,
Information et Enseignement e Conférences et Travaux. Dal 1979 al 1985 è stato consultore
del Segretariato per i non cristiani.
Nel 1986 l’Académie Française gli ha
conferito il premio Dumas Millier per le sue pubblicazioni sul tema del sacro e nel
1987 il premio Furtado per «l’insieme della sua opera scientifica». Dal 1982 al 2000
ha partecipato diciassette volte come conferenziere al Meeting per l'amicizia tra
i popoli promosso a Rimini da Comunione e Liberazione. Al suo attivo annovera moltissime
pubblicazioni scientifiche. Nell'imponente bibliografia contenuta nel volume “L’Antropologia
religiosa. Il contributo di Julien Ries alla storia delle religioni” (a cura di Natale
Spineto, Jaca Book, Milano, 2008) sono annoverati 645 titoli di libri, saggi e articoli
per riviste. Fra le sue pubblicazioni, da ricordare “Il Sacro nella storia religiosa
dell’umanità” (1982). Un centinaio di testi sono contenuti nel Dictionnaire des religions,
edito sotto la direzione del cardinale Paul Poupard. Della sua Opera Omnia sono già
stati pubblicati undici tomi in italiano e cinque in francese. Ha diretto il Trattato
di Antropologia del Sacro, opera monumentale - pubblicata dalla Jaca Book - alla quale
dal 1989 hanno collaborato i maggiori specialisti di tutto il mondo, giunta a compimento
nel 2009 con il decimo volume.
Nel 2009 ha donato all'Università Cattolica
del Sacro Cuore di Milano la sua biblioteca, la totalità dei suoi manoscritti, appunti
e fogli relativi a corsi e, soprattutto, le corrispondenze che ha avuto con storici
delle religioni di tutto il mondo. Questa collezione privata di circa 8.000 pezzi
tra editi e inediti è andata a costituire, all'interno dell'ateneo milanese, l'Archivio
"Julien Ries" per l’antropologia simbolica, diretto dal professore di Semiotica e
Filosofia Morale Silvano Petrosino. Il 27 ottobre 2010 l'Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano gli ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Filosofia
della persona e bioetica «per il valore intrinseco dei suoi studi, per la sua instancabile
operosità scientifica e culturale, per l'apporto decisivo che le sue indagini sul
fenomeno religioso hanno fornito alla comprensione della specificità propria dell'essere
dell'uomo in quanto homo religiosus».
Benedetto XVI lo aveva creato cardinale
nel Concistoro del 18 febbraio 2012, della Diaconia di Sant’Antonio di Padova a Circonvallazione
Appia.