Segreteria di Stato: in atto tentativi di condizionare i cardinali con notizie false
o non verificabili
La Segreteria di Stato della Santa Sede ha pubblicato un comunicato in cui si deplora
il tentativo di condizionare i cardinali, in vista del Conclave, con la diffusione
di “notizie spesso non verificate, o non verificabili, o addirittura false, anche
con grave danno di persone e istituzioni”. Di seguito, il testo:
“La libertà
del Collegio Cardinalizio, al quale spetta di provvedere, a norma del diritto, all'elezione
del Romano Pontefice, è sempre stata strenuamente difesa dalla Santa Sede, quale garanzia
di una scelta che fosse basata su valutazioni rivolte unicamente al bene della Chiesa.
Nel
corso dei secoli i Cardinali hanno dovuto far fronte a molteplici forme di pressione,
esercitate sui singoli elettori e sullo stesso Collegio, che avevano come fine quello
di condizionarne le decisioni, piegandole a logiche di tipo politico o mondano.
Se
in passato sono state le cosiddette potenze, cioè gli Stati, a cercare di far valere
il proprio condizionamento nell'elezione del Papa, oggi si tenta di mettere in gioco
il peso dell'opinione pubblica, spesso sulla base di valutazioni che non colgono l'aspetto
tipicamente spirituale del momento che la Chiesa sta vivendo.
È deplorevole
che, con l'approssimarsi del tempo in cui avrà inizio il Conclave e i Cardinali elettori
saranno tenuti, in coscienza e davanti a Dio, ad esprimere in piena libertà la propria
scelta, si moltiplichi la diffusione di notizie spesso non verificate, o non verificabili,
o addirittura false, anche con grave danno di persone e istituzioni.
Mai come
in questi momenti, i cattolici si concentrano su ciò che è essenziale: pregano per
Papa Benedetto, pregano affinché lo Spirito Santo illumini il Collegio dei Cardinali,
pregano per il futuro Pontefice, fiduciosi che le sorti della barca di Pietro sono
nelle mani di Dio”.
Grande l'affetto che il Papa sta ricevendo in questo tempo:
la decisione della sua rinuncia, a partire dal prossimo 28 febbraio, è stata riconosciuta
da tanti come umile e coraggiosa. Tutta la Chiesa si sta stringendo attorno a Benedetto
XVI nella preghiera, anche nella prospettiva del Conclave. Ma sui media appare un'altra
realtà, fatta di scandali e lotte di potere. Ascoltiamo in proposito l'editoriale
del nostro direttore, padre Federico Lombardi:
Il cammino della
Chiesa in queste ultime settimane del Pontificato di Papa Benedetto, fino all’elezione
del nuovo Papa attraverso la “Sede vacante” e il Conclave, è molto impegnativo, data
la novità della situazione. Non abbiamo – e ce ne rallegriamo – da portare il dolore
per la morte di un Papa amato, ma non ci è risparmiata un’altra prova: quella del
moltiplicarsi delle pressioni e delle considerazioni estranee allo spirito con cui
la Chiesa vorrebbe vivere questo tempo di attesa e di preparazione.
Non manca
infatti chi cerca di approfittare del momento di sorpresa e di disorientamento degli
spiriti deboli per seminare confusione e gettare discredito sulla Chiesa e sul suo
governo, ricorrendo a strumenti antichi – come la maldicenza, la disinformazione,
talvolta la stessa calunnia – o esercitando pressioni inaccettabili per condizionare
l’esercizio del dovere di voto da parte dell’uno o dell’altro membro del Collegio
dei cardinali, ritenuto sgradito per una ragione o per l’altra.
Nella massima
parte dei casi chi si pone come giudice, tranciando pesanti giudizi morali, non ha
in verità alcuna autorità per farlo. Chi ha in mente anzitutto denaro, sesso e potere,
ed è abituato a leggere con questi metri le diverse realtà, non è capace di vedere
altro neppure nella Chiesa, perché il suo sguardo non sa mirare verso l’alto o scendere
in profondità a cogliere le dimensioni e le motivazioni spirituali dell’esistenza.
Ne risulta una descrizione profondamente ingiusta della Chiesa e di tanti suoi uomini.
Ma tutto ciò non cambierà l’atteggiamento dei credenti, non intaccherà la
fede e la speranza con cui guardano al Signore che ha promesso di accompagnare la
sua Chiesa. Noi vogliamo, secondo quanto indica la tradizione e la legge della Chiesa,
che questo sia un tempo di riflessione sincera sulle attese spirituali del mondo e
sulla fedeltà della Chiesa al Vangelo, di preghiera per l’assistenza dello Spirito,
di vicinanza al Collegio dei cardinali che si accinge all’impegnativo servizio di
discernimento e di scelta che gli è chiesto e per cui principalmente esiste.
In
questo ci accompagna anzitutto l’esempio e la rettitudine spirituale di Papa Benedetto,
che ha voluto dedicare alla preghiera dell’inizio della Quaresima questo ultimo tratto
del suo Pontificato. Un cammino penitenziale di conversione verso la gioia della Pasqua.
Così lo stiamo vivendo e lo vivremo: conversione e speranza.