Padre Lombardi: calunnie e disinformazione sulla Chiesa non intaccano la fede dei
credenti
Grande l'affetto che il Papa sta ricevendo in questo tempo: la decisione della sua
rinuncia, a partire dal prossimo 28 febbraio, è stata riconosciuta da tanti come umile
e coraggiosa. Tutta la Chiesa si sta stringendo attorno a Benedetto XVI nella preghiera,
anche nella prospettiva del Conclave. Ma sui media appare un'altra realtà, fatta di
scandali e lotte di potere. Ascoltiamo in proposito l'editoriale del nostro direttore,
padre Federico Lombardi:
Il cammino della
Chiesa in queste ultime settimane del Pontificato di Papa Benedetto, fino all’elezione
del nuovo Papa attraverso la “Sede vacante” e il Conclave, è molto impegnativo, data
la novità della situazione. Non abbiamo – e ce ne rallegriamo – da portare il dolore
per la morte di un Papa amato, ma non ci è risparmiata un’altra prova: quella del
moltiplicarsi delle pressioni e delle considerazioni estranee allo spirito con cui
la Chiesa vorrebbe vivere questo tempo di attesa e di preparazione.
Non manca
infatti chi cerca di approfittare del momento di sorpresa e di disorientamento degli
spiriti deboli per seminare confusione e gettare discredito sulla Chiesa e sul suo
governo, ricorrendo a strumenti antichi – come la maldicenza, la disinformazione,
talvolta la stessa calunnia – o esercitando pressioni inaccettabili per condizionare
l’esercizio del dovere di voto da parte dell’uno o dell’altro membro del Collegio
dei cardinali, ritenuto sgradito per una ragione o per l’altra.
Nella massima
parte dei casi chi si pone come giudice, tranciando pesanti giudizi morali, non ha
in verità alcuna autorità per farlo. Chi ha in mente anzitutto denaro, sesso e potere,
ed è abituato a leggere con questi metri le diverse realtà, non è capace di vedere
altro neppure nella Chiesa, perché il suo sguardo non sa mirare verso l’alto o scendere
in profondità a cogliere le dimensioni e le motivazioni spirituali dell’esistenza.
Ne risulta una descrizione profondamente ingiusta della Chiesa e di tanti suoi uomini.
Ma tutto ciò non cambierà l’atteggiamento dei credenti, non intaccherà la
fede e la speranza con cui guardano al Signore che ha promesso di accompagnare la
sua Chiesa. Noi vogliamo, secondo quanto indica la tradizione e la legge della Chiesa,
che questo sia un tempo di riflessione sincera sulle attese spirituali del mondo e
sulla fedeltà della Chiesa al Vangelo, di preghiera per l’assistenza dello Spirito,
di vicinanza al Collegio dei cardinali che si accinge all’impegnativo servizio di
discernimento e di scelta che gli è chiesto e per cui principalmente esiste.
In
questo ci accompagna anzitutto l’esempio e la rettitudine spirituale di Papa Benedetto,
che ha voluto dedicare alla preghiera dell’inizio della Quaresima questo ultimo tratto
del suo Pontificato. Un cammino penitenziale di conversione verso la gioia della Pasqua.
Così lo stiamo vivendo e lo vivremo: conversione e speranza.