Messico: appello di mons. Sandoval contro i soldi "sporchi" del narcotraffico
Lo Stato è assente e viene sostituito dalle bande di narcotrafficanti che, di fatto,
gestiscono e controllano capillarmente il territorio: per questo mons. Rafael Sandoval
Sandoval, vescovo della diocesi di Tarahumara, in Chihuahua, ha alzato la voce e denunciato
pubblicamente: “I narcos si sono impossessati della nostra Sierra, ma noi dobbiamo
recuperare i nostri spazi. La gente vive nella paura e questo non può continuare.
Ai nostri giovani offrono soldi facili, soldi veloci, tanti soldi, ma sono soldi sporchi.
Noi dobbiamo educarli ai valori e a far loro capire che il denaro pulito è frutto
di un lavoro onesto”, afferma in una nota inviata all’agenzia Fides. Il vescovo ha
parlato apertamente, denunciando la grave situazione del territorio, ai mass media
e alle autorità civili, dopo numerosi episodi violenza nella comunità di Guachochi,
martoriata dalle bande criminali: “La Sierra di Tarahumara è ferita e sanguinante
a causa della violenza – ha detto – perché molti giovani vengono facilmente manipolati
dai grandi cartelli della droga, che hanno i loro idoli: il denaro, il potere e le
armi”. Mons. Sandoval ha invitato la comunità cattolica e tutta la società civile
ad avviare insieme una campagna di educazione della gioventù, riproponendo i valori
del Vangelo, per costruire una società giusta, onesta, pacifica e fraterna. (R.P.)