Siria: il nunzio mons. Zenari è scosso dagli attentato a Damasco
Il nunzio vaticano in Siria mons. Mario Zenari è ancora scosso dalle notizie e dalle
immagini sugli attentati che ieri mattina hanno colpito il centro di Damasco, a partire
da quello di piazza al-Shahbandar, dove si trovano, oltre al quartier generale del
Baath, anche il ministero delle Finanze e quello dell'Istruzione e, poco lontano,
la sede della Banca centrale: “E’ una carneficina. Corpi carbonizzati e dilaniati,
brandelli di carne umana, vigili del fuoco che spengono le fiamme”, racconta il rappresentante
pontificio all'agenzia Fides. Le esplosioni hanno fatto tremare le mura e i vetri
della nunziatura. Davanti all'ennesima strage, l'arcivescovo Zenari conferma le impressioni
espresse in recenti dichiarazioni: “Continuiamo a camminare sui morti. Ormai anche
a Damasco, quando si gira per le strade, ci si imbatte dovunque in luoghi dove è stato
sparso sangue umano innocente: civili, donne, bambini. La cifra di 70mila vittime
del conflitto fa ancora più impressione se si pensa a come muore questa gente. Non
muoiono nel loro letto. I loro corpi vengono dilaniati e a volte si fa fatica a raccogliere
i brandelli per fare i funerali”. Secondo il nunzio Zenari, davanti al sacrificio
del popolo siriano “la comunità internazionale continua a fare la parte di Ponzio
Pilato”, mentre l'unica via per fermare la spirale di morte e distruzione è “costringere
i contendenti a una uscita negoziata e pacifica del conflitto”. Il nunzio Zenari si
dichiara sorpreso delle indiscrezioni – rilanciate dall'agenzia “Alef” – su un possibile
attentato contro di lui che sarebbe stato progettato in ambienti militari siriani,
come rappresaglia contro i suoi recenti pronunciamenti sul conflitto: “Non so quale
credibilità attribuire a queste voci. Di solito, chi progetta un attentato non lascia
trapelare prima sulla stampa le sue intenzioni. I miei appelli nascono soltanto dal
vedere le sofferenze inferte alla popolazione siriana dal conflitto. Sofferenze che
si perpetuano nella indifferenza di buona parte della comunità internazionale”. Mons.
Zenari invita anche a evitare allarmismi sulle notizie che riguardano la condizione
dei cristiani: “I cristiani” sottolinea il Rappresentante pontificio “in questa situazione
tragica soffrono come tutti gli altri”. (R.P.)