Padre Lombardi: non c'è data di inizio Conclave, Motu Proprio nelle mani del Papa
Non si conosce ancora la data di inizio del Conclave. Sarà stabilita dalla Congregazione
dei cardinali in Sede vacante. Lo ha affermato padre Federico Lombardi durante il
briefing per i giornalisti ieri mattina in Sala Stampa Vaticana. “Il Motu proprio
– ha aggiunto – è attualmente nelle mani del Papa, ma non è possibile anticiparne
i contenuti". Il servizio di Paolo Ondarza:
Non un briefing
straordinario, ma un appuntamento consueto con la stampa. Padre Lombardi presenta
così l’intervento odierno in Sala Stampa Vaticana. Nessuna data è stata stabilita
per l’inizio del Conclave – spiega – sarà stabilita dalla Congregazione dei cardinali
in Sede vacante:
“Non c’è nessuno adesso in Vaticano, pur autorevolissimo,
che possa dire: comincerà il giorno tale”.
Il Motu Proprio – prosegue padre
Lombardi – è attualmente nelle mani del Santo Padre e non è possibile anticiparne
i contenuti, ma verosimilmente non stravolgerà la sostanza della Costituzione del
Conclave, né comprenderà nomine di nuovi cardinali. Proprio la Costituzione riguardante
le norme del Conclave sarà oggetto del briefing convocato per domani in Sala Stampa,
al quale parteciperà mons. Arrieta, segretario del Pontificio Consiglio per i Testi
Legislativi.
''I rapporti con la Fraternità sacerdotale San Pio X – ha poi
aggiunto il direttore della Sala Stampa Vaticana – sono stati affidati dal Santo Padre
al prossimo Papa”.
Nessun commento nel merito degli articoli diffusi dalla
stampa circa il rapporto sullo scandalo "Vatileaks", redatto su incarico del Santo
Padre dai tre cardinali, Herranz, De Giorgi, Tomko. Solo una chiarificazione: è errato
che il Papa riceverà in udienza privata i tre porporati nell’ultimo giorno di Pontificato,
così come falsa è la notizia dell’udienza pubblica il 27 febbraio ai fedeli e vescovi
slovacchi in Santa Maria Maggiore:
“Non dovete aspettarvi commenti, non
dovete aspettarvi smentite, non dovete aspettarvi conferme di quanto venga detto,
perché la Commissione ha fatto il suo lavoro, ha redatto il suo rapporto, l’ha confidato
nelle mani del Santo Padre da cui aveva il mandato. Non stiamo a correre dietro a
tutte le illazioni”.
“Prevedibile che si parli di conflitti, tensioni,
organizzazioni di gruppi”, commenta padre Lombardi, invitando però a non scadere in
considerazioni lontane dallo spirito con cui il Santo Padre e la Chiesa vivono questi
giorni.
Infine, il direttore della Sala Stampa Vaticana ha passato in rassegna
i prossimi impegni del Papa: Benedetto XVI proseguirà fino a sabato mattina gli esercizi
spirituali in Vaticano, quando verosimilmente prenderà la parola. Subito dopo, riceverà
in udienza privata il presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. Domenica
24, l’ultimo Angelus in piazza San Pietro. Mercoledì 27, alle 10.30, l’ultima udienza
generale: già prenotate oltre 30 mila persone che vorranno salutare il Successore
di Pietro al passaggio in papamobile:
“E’ un’udienza che vivremo con grandissima
emozione e partecipazione, ma non avrà una struttura particolare o complessa”.
Giovedì
28, ultimo giorno del Pontificato, alle 11 in Sala Clementina avrà luogo il saluto
personale ai cardinali presenti in Roma:
“Non è che ci sia stata una convocazione:
dovete arrivare tutti per questa occasione. Quindi, quelli che sono a Roma salutano
il Santo Padre”.
Alle 17, infine, la partenza in elicottero dal Vaticano
e l’accoglienza a Castel Gandolfo da parte del presidente e del segretario del Governatorato,
del sindaco e del parroco di Castel Gandolfo. In serata , il Papa saluterà i fedeli
radunati davanti all’ingresso del Palazzo Apostolico.