2013-02-21 17:03:37

Due immigrati morti alla periferia di Napoli. Il parroco:"Qui la situazione è drammatica"


Ancora non c’è chiarezza su quanto accaduto la notte scorsa a Giugliano alla periferia di Napoli, dove sono stati trovati i corpi carbonizzati di due cittadini stranieri forse dell’est Europa. E’ accaduto in un’area occupata da cumuli di immondizia e da baracche di lamiere in cui si rifugiano soprattutto extracomunitari e immigrati romeni. Il rogo sarebbe scaturito da un fuoco acceso per scaldarsi. “Vivono in condizioni drammatiche, e noi possiamo fare poco” dice padre Maurizio Granara parroco di Giugliano al microfono di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

R. – Qui la situazione è drammatica, perché le case che sono in costruzione sono tutte occupate da povera gente, che viene dall’Est europeo e dall’Africa: vivono in situazioni pessime e non hanno niente. Dormicchiano qualche ora… si mettono in mezzo alla strada.

D. – Quindi è possibile e veritiero che una cosa del genere accada laddove ci sono sia alloggi che immondizia?
R. – Purtroppo questo è molto possibile e potrebbe accadere anche di peggio, perché certe volte è proprio una “guerra tra i poveri”. Un esempio? Un gruppetto di loro riesce ad affittare una stanzetta e ciascuno di loro deve avere però i soldi per pagare la luce elettrica: è successo che un ragazzo polacco di circa 20-25 non aveva pagato la sua quota e due algerini gli hanno tagliato le guance, sia a destra che a sinistra….

D. – La situazione è peggiorata, padre, in questo ultimo periodo?

R. – C’è stato un leggero peggioramento. Io non mi meraviglierei se qualche giorno di questi verrò chiamato per soccorre qualcuno che sta morendo o che potremmo trovare anche già morto…

D. – Io so che il territorio è attivo: voi vi occupate di mensa, servizio sanitario, assistenza…

R. – Sì, per quel che è possibile. Ricorro personalmente a dei farmacisti e cerco di arrangiarmi io. C’è poi qualche bravo infermiere e qualche medico che si è messo a disposizione: è così che cerchiamo di risolvere la questione. Ma i Comuni dovrebbero mettere a disposizione qualche stabile o qualche locale in cui sistemare questa gente non costringendola a morire di freddo, di fame, di miseria in case in costruzione. Purtroppo chi arriva qua, pensa di trovare l’America: in realtà trova una situazione drammatica! Passati quei mesetti in cui riescono a fare a qualche lavoretto, la raccolta della frutta, poi patiscono la fame, la sete, il freddo… Non sono assistiti per niente! Per lo Stato non esistono: molti di loro non sono sistemati dal punto di vista giuridico e quindi non ci sono… Ma per noi non è possibile chiudere gli occhi davanti ad una situazione del genere!







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