"Io corro per la famiglia": il Forum chiede conto alla politica
Nei prossimi cinque anni, di legislatura un punto di Pil per la famiglia: lo ha chiesto
il Forum delle Associazioni Familiari che dall'inizio della campagna elettorale ha
raccolto 237 adesioni di politici al proprio manifesto. Una piattaforma essenzialmente
fiscale ma che dice anche no all’equiparazione unioni civili-matrimonio. Alessandro
Guarasci:
“Io
corro per la famiglia” è il titolo del manifesto-appello che il Forum ha lanciato
in vista delle politiche di domenica e lunedi prossimi. Tra i punti fondamentali,
l’applicazione del Fattore Famiglia, che propone di alleggerire il carico fiscale
sui nuclei attraverso una "no tax area", ma anche un piano nazionale per i giovani
e il rafforzamento del welfare attraverso il fondo per la non autosufficienza. Su
questi punti c’è stato massimo appoggio da Pdl, Pd e Lista Monti, seppur ognuno con
qualche distinguo. Dopo le elezioni bisognerà passare ai fatti, dice il presidente
Francesco Belletti:
"Un’attenta valutazione e verifica dei reali
impegni. Noi abbiamo già fatto questo con le elezioni regionali: nell'ottobre del
2012 abbiamo fatto una valutazione di metà mandato, abbiamo letto oltre mille provvedimenti
legislativi delle Regioni e abbiamo chiesto conto a quelli che avevano firmato la
nostra piattaforma, se avevano onorato questo loro impegno. Lo faremo, a maggior ragione,
con questo nuovo parlamento”.
E poi piena cittadinanza alla famiglia, rafforzando
l’articolo 29 della Costituzione. In sostanza un "no" alle unioni di fatto, senza
discriminare alcuno. AncoraBelletti:
“Tutelare in una coppia di
fatto il membro debole, che magari viene estromesso da alcuni accessi patrimoniali,
è un conto e si custodisce con aggiustamenti del diritto civile. Immaginare 'para-matrimoni'
o registri delle unioni civili o albi con delle condizioni parafamiliari, questo,
invece, ci troverà sempre contrari”.
Da non sottovalutare nemmeno una reale
parità scolastica.