Nigeria: il governo pronto ad accettare il cessate il fuoco di Boko Haram
Il governo nigeriano è disposto ad accettare il cessate il fuoco offerto da Boko Haram
e di concedere un’amnistia ai membri della setta se il suo leader, Sheikh Abubakar
Shekau, rinuncia pubblicamente alla violenza. Lo ha affermato il generale Sarkin-Yaki
Bello, Coordinatore nazionale del Centro antiterrorismo. L’alto ufficiale ha promesso
inoltre un programma di riabilitazione per gli estremisti che depongono le armi ed
ha affermato che il governo è disposto a offrire concessioni alle richieste presentate
da Boko Haram, come il rilascio dei membri detenuti, la ricostruzione della sua moschea
distrutta in un’operazione militare a Maiduguri nel 2009 e il permesso agli appartenenti
alla setta di praticare liberamente il proprio credo religioso. Il generale ha poi
affermato che il governo intende affrontare il problema dell’alto tasso di disoccupazione
nel nord del Paese (che favorisce il reclutamento di giovani da parte della setta)
e riformare il sistema scolastico dell’area. L’ufficiale ha aggiunto che Boko Haram
non è più solo un problema nigeriano, perché tra i suoi membri vi sono cittadini di
altri Paesi africani, come Ciad e Camerun, e il suo arsenale è stato rafforzato con
armi provenienti dai depositi libici. Esisterebbe infine un “cordone ombelicale” che
lega Boko Haram ai gruppi jihadisti nel nord del Mali. A gennaio, uno dei comandanti
di Boko Haram, Sheikh Muhammed Abdulazeez Ibn Idris, aveva dichiarato che dopo essersi
consultato con la leadership della setta, era pronto ad un cessate il fuoco. Da allora
vi sono stati alcuni scontri armati nel nord della Nigeria che non sono stati però
rivendicati da Boko Haram, come accade di solito. (R.P.)