India: carestia e siccità per migliaia di villaggi nel Marathwada
Oltre 12 mila villaggi del distretto di Marathwada, in Maharashtra, stanno attraversando
un periodo di grave siccità oltre ad essere a rischio di una imminente carestia dovuti
ai danni ingenti subiti dalle coltivazioni registrati nel corso dell’ultimo anno.
Due monsoni e le piogge scarse hanno distrutto i raccolti delle stagioni di piantagione
di kharif e rabi. Le coltivazioni di jowar e bajra, due tipi di miglio locale, quelle
di cotone e legumi locali sono stati completamente spazzati via dopo il monsone del
2012 durante la stagione del kharif. Stessa cosa è accaduta nella stagione del rabi.
Circa 16 mila ettari di jowar e 22 mila di cotone - riporta l'agenzia Fides - sono
andati distrutti nei villaggi di Shirur Taluka, nel distretto di Pune. Quello di Jalna,
noto per essere il più grande produttore di lime dolce, è stato il più gravemente
colpito dalla siccità che ha distrutto circa 55 mila ettari di coltivazioni. La pianta
del lime dolce è difficile da coltivare, inizia a dare frutti solo dopo 5 anni e molti
accorgimenti. Al quinto anno produce frutti per i futuri 25 anni. Per gli agricoltori
di Jalna questa catastrofe corrisponde alla perdita di un anno di duro lavoro. Anche
canna da zucchero e grano sono andati completamente distrutti. L’ultima grave carestia
registrata nella regione di Maharashtra è stata quella del 1972, nel corso della quale
la popolazione non aveva nulla da mangiare ma almeno aveva l’acqua, a differenza delle
famiglie di Marathwada che stanno spendendo tutti i loro averi per procurarsela. La
situazione potrebbe essere peggiore a Shirur, dove gli abitanti di Bankawadi sono
costretti a bere acqua inquinata, maleodorante, presa da pozzi dai quali anche gli
animali rifiutano di bere. Il Ministro dell’agricoltura indiano ha dichiarato che
la situazione idrica nello Stato è molto grave e che il Paese sta registrando la peggiore
siccità degli ultimi 50 anni. (R.P.)