Come previsto è stato riconfermato al potere il Presidente uscente Raffael Correa,
forte del 57% delle preferenze, mentre il principale sfidante, il banchiere Guillermo
Lasso, è rimasto fermo al 23%. I dati finora diffusi - riferisce l'agenzia Misna -
sono relativi allo spoglio del 50% delle schede elettorali delle presidenziali e legislative
di ieri. Lontano, al terzo posto, c’è l’ex Presidente Lucio Gutiérrez (2003-2005)
che ha ottenuto soltanto il 5,9% dei consensi, seguito dal miliardario Álvaro Noboa
che non ha superato il 3%; gli altri quattro candidati si attestano tra l’uno e il
3% dei voti espressi. Lasso ha già riconosciuto “una vittoria che merita rispetto”,
quella ottenuta dall’economista 49 enne. Affacciatosi al palazzo presidenziale di
Quito, il rieletto Correa si è impegnato ad “approfondire la sua rivoluzione cittadina”,
rafforzando il controllo dello Stato sull’economia, riducendo ulteriormente il tasso
di povertà e promettendo di rilanciare l’Alleanza Bolivariana per i popoli di Nuestra
América (Alba). A capo dello Stato dal gennaio 2007, Correa è al suo terzo e ultimo
mandato dopo essere già stato riconfermato alle elezioni anticipate del 2009. Sono
attesi per le prossime ore i risultati delle legislative in merito alle quali, finora,
il Consiglio nazionale elettorale (Cne) non si è ancora espresso. Correa ha invece
fatto riferimento alla possibile conquista di una confortevole maggioranza dei 137
seggi in palio, che potrebbe servirgli per far approvare dall’Assemblea nazionale
una riforma agraria, nuove regole per lo sfruttamento minerario e una legge sull’informazione,
che sta già alimentando polemiche. (R.P.)