L’8 gennaio del 1713, esattamente 300 anni fa, morì a Roma Arcangelo Corelli all’etá
di 60 anni. Solo pochi compositori hanno suscitato durante la loro vita – e dopo -
un tale entusiasmo quanto questo "virtuosissimo di violino”. E questo tanto presso
il grande pubblico quanto presso colleghi. Corelli fu una popstar del violino,
ma, usando un vocabolo gastronomico, con certificato di qualità. E come pochi musicisti
della sua epoca Corelli ha perseguito la sua autostilizzazione e il suo mito: destinò
solo 72 opere, stilisticamente assai simili, per la posterità, raccolte e pubblicate
come opera I a VI. Sono la quintessenza stilistica e il testamento estetico di una
vita musicale ricchissima. Sabine Radermacher cercherà di farci avvicinareal mito
Corelli in otto puntate (tutti i martedì di febbraio e marzo alle 16.30 sul primi
canale e alle 21 sul quinto) Il percorso ci guiderà alla musica e all’uomo Arcangelo
Corelli accompagnati tra l'altro dai violinisti Fabio Biondi e Stefano Montanari
e dal cembalista Fabio Bonizzoni.