Sudan: più diritti ai contadini anche grazie alle radio locali
Programmi radio nelle lingue locali del Sud Sudan spiegheranno ai contadini le leggi
in vigore e i loro diritti: lo dice all'agenzia Misna Jamus Joseph, uno dei coordinatori
dell’Alleanza nazionale per la terra, al termine di un incontro che ha riunito a Juba
decine di delegati provenienti da tutto il paese. “Per far conoscere ai contadini
la Legge sulla terra e le politiche del governo – dice Joseph – abbiamo scelto la
radio, uno strumento fondamentale anche perché la maggioranza della popolazione del
Sud Sudan non sa né leggere né scrivere”. In un Paese esteso più o meno come la Francia,
che conta 10 milioni di abitanti - riporta l'agenzia Fides - questa campagna di informazione
e sensibilizzazione ha raggiunto finora 70.000 persone. Un primo risultato, reso possibile
grazie al lavoro delle decine di organizzazioni non governative che fanno parte dell’Alleanza.
“I volontari – racconta Joseph – hanno girato gli Stati, le contee, i payam e i bor,
cercando di far tappa in tutti i villaggi”. Il primo obiettivo è far conoscere la
Legge sulla terra, un testo in vigore dal 2009 che divide la proprietà in pubblica,
comunitaria e privata. Secondo Joseph, le norme in vigore sono “piuttosto buone” perché
riconoscono la centralità dei villaggi. Ma il problema, sottolinea il coordinatore
dell’Alleanza, è che la legge è spesso aggirata e violata. Lo dimostra il fenomeno
del “land grabbing”, l’affitto di grandi estensioni di terra da parte di società straniere
interessate alla produzione agricola o allo sfruttamento forestale su larga scala.
Con l’Ong norvegese Norwegian People’s Aid, due anni fa Joseph ha lavorato a un rapporto
che chiarisce l’ampiezza del fenomeno. Secondo lo studio, soprattutto dopo la fine
della guerra civile (1983-2005) i “ladri di terra” hanno messo le mani su una superficie
equivalente al 9% del territorio del Sud Sudan. “Nonostante la legge fissi a 30 anni
il limite di tempo per le concessioni a fini agricoli e a 60 quelle per lo sfruttamento
delle foreste – dice Joseph – molti dei contratti prevedono affitti per 99 anni”.
(R.P.)