La creazione di un'area di libero scambio tra Stati Uniti e Unione europea per cui
sono stati avviati i negoziati “può rappresentare un passaggio storico sul piano economico,
ma anche morale”. Così il presidente della Repubblica italiana Napolitano ieri nell’incontro
alla Casa Bianca con il presidente Usa Obama. Per Obama Napolitano “è stato un leader
straordinario” e l’Italia non è a rischio Grecia. Da Washington Francesca Baronio:
Un incontro
caratterizzato da grande simpatia personale. D’altro canto, al presidente Giorgio
Napolitano sono stati riservati tutti gli onori che si danno agli alleati più preziosi,
come la “Blair House”, la residenza dove alloggiano solo i più importanti leader del
mondo. Obama accoglie e ringrazia il presidente Napolitano e dice che si tratta di
un leader eccezionale. L’Italia è un alleato storico, che non ha mai fatto mancare
il suo aiuto, come ricorda ancora l’inquilino della Casa Bianca lodando l’appoggio
in Afghanistan. Napolitano rassicura e spiega: “L’Italia ha fatto grandi progressi
in questi 14 mesi, con l’aiuto ed il supporto di forze diverse e sforzi che devono
continuare”. È chiaro che il presidente italiano, alla fine del suo settennato, è
arrivato a Washington per assicurare l’amministrazione americana sul “dopo elezioni”.
Dal canto suo, Obama guarda con preoccupazione i cambiamenti romani: l’Italia resta
pur sempre uno degli anelli deboli dell’Europa ed è fondamentale - per la ripresa
al di là e al di qua dell’Atlantico - che le riforme accompagnate da stabilità politica
continuino. Per questo, Europa e Stati Uniti puntano su un nuovo accordo di libero
scambio che è stato al centro dei colloqui.