Zygmunt Bauman: gesto di Benedetto XVI profondamente umano e coraggioso
Sono "dialogo e cooperazione" i due agenti del cambiamento capaci di rispondere alla
necessità di un nuovo umanesimo. Questo è il messaggio finale del Convegno “Quale
futuro per l’umanità smarrita? Verso un nuovo umanesimo”, promosso dall’Associazione
culturale Greenaccord Onlus, che si è svolto in questi giorni a Roma. Tra i relatori
dell’incontro, il sociologo Zygmunt Bauman e il filosofo Aldo Masullo. Grande attenzione
è stata rivolta anche alle dimissioni di Benedetto XVI. Il servizio di Marina Tomarro:
“Quello di Benedetto
XVI è stato un gesto profondamente umano e coraggioso che merita grande rispetto”.
Così il sociologo e filosofo, Zygmunt Bauman, ha commentato l’annuncio delle dimissioni
del Papa, nel convegno sul tema “Verso un nuovo umanesimo”. “Questo gesto - ha continuato
il filosofo polacco - cambierà la vita della Chiesa per sempre.”
Tornando ai
temi dell’incontro, ha poi spiegato che nell’umanità ci sia poca speranza; e l'aumento
dei consumi è considerato come unico modo per cercare la felicità e liberarsi dei
conflitti sociali e politici. Ma le dimissioni del Santo Padre, possono aver contribuito
ad accentuare questo senso di smarrimento? Ascoltiamo Vittorio Alberti del
Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace:
“Sicuramente, la decisione
epocale del Santo Padre, della quale ancora non si comprende la vastità per quanto
importante, ci pone un interrogativo cruciale: la speranza che senso ha nel tempo
attuale? In questo senso, ha un fondamento profondamente umanistico, oltre che umano.
Non è semplicemente una persona che non ce la fa più. C’è qualcosa di molto più grande,
che dà anche lo spessore della persona, e c’è qualcosa anche di molto grande sul piano
storico, della gestione cioè del governo dell’istituzione ecclesiastica. In questo
senso, la speranza diventa più matura: passando noi attraverso il fardello della storia,
della vita e della sofferenza, comprendiamo meglio il senso di una possibile speranza”.