La reazione di mons. Louis Raphael I Sako, patriarca caldeo d'Iraq
"È stato un modello per tutti noi, cattolici e non cattolici e dobbiamo stimarlo ancora
di più per questo gesto di umiltà e grandezza". È quanto sottolinea all'agenzia AsiaNews
il neo patriarca caldeo Mar Louis Raphael I Sako, commentando la notizia delle dimissioni
di Benedetto XVI. Egli ha incontrato nei giorni scorsi il Papa all'indomani della
nomina a capo della Chiesa caldea in sostituzione di Emmanuel III Delly, per sopraggiunti
limiti di età. E già dal saluto dei giorni scorsi con i vescovi caldei, erano emerse
modifiche al protocollo consueto: "Quando ci ha ricevuti - racconta Mar Louis Raphael
I - di solito vi è una celebrazione, poi il discorso del Papa cui segue quello del
Patriarca, ma stavolta ci hanno detto che non si sarebbe tenuto. Da lì ho capito che
era stanco e che faticava a reggere il peso e la fatica". Tuttavia, continua il patriarca
Sako, Benedetto XVI "ha mostrato tutta la sua grandezza al mondo, la meraviglia dei
suo animo, compiendo un gesto che tutti noi dobbiamo imitare quando il fisico e lo
spirito impediscono di continuare". Il Papa ha compiuto un passo "che tutta la storia
ricorderà, a partire da noi uomini del clero e della Chiesa. Troppe volte non vogliamo
lasciare la sede anche quando non possiamo compiere il nostro dovere. Il Pontefice
ha ricordato una volta di più che la sede è fatta per servire, non per essere serviti".
Nei giorni scorsi, in una lunga intervista rilasciata all'agenzia AsiaNews, il nuovo
Patriarca ha parlato dell'incontro con Benedetto XVI all'indomani dell'elezione, sottolineando
a più riprese l'attenzione di Benedetto XVI all'Iraq e ai cristiani. Il Papa "si è
detto 'molto contento' per l'unità che è emersa all'interno dell'episcopato caldeo
e mi ha rivolto un appello, perché restiamo sempre - come in passato - un ponte per
tutti, fra cristiani e musulmani e fra cittadini irakeni". Delle parole del Pontefice,
ha sottolineato Mar Louis Raphael I, ciò che più lo ha colpito è che sgorgavano "dal
cuore e non dalla penna". (R.P.)