Taiwan: dai cristiani 30 mila pasti gratis per i poveri
In tutta Taiwan, 30 mila persone sfamate da organizzazioni cristiane che si occupano
di aiutare i bisognosi. È il risultato di un’iniziativa lanciata in occasione dell’arrivo
del nuovo ‘Anno del Serpente’ dalla Genesis Social Welfare Foundation (Gswf), che
da anni lavora per assistere le fasce più povere e disagiate della popolazione. Padre
Matthew, sacerdote ordinato due anni fa e membro della direzione della fondazione,
ha raccontato la storia della Gswf ad AsiaNews. Cao Ching, cristiano evangelico
e primo promotore di Gswf, 24 anni fa “ha avuto l’intuizione di unire le forze della
gente di buona volontà, bussando alle loro porte in tutta Taiwan”. Primo obiettivo:
occuparsi delle persone in stato vegetativo, appartenenti a famiglie indigenti, che
non avevano i mezzi per sostenere le terapie. “Se riusciamo a prenderci cura del malato
in stato vegetativo, la sua famiglia può sopravvivere”, è stato il motto di Ching.
Le tappe successive sono state due: incentivare gli abitanti di ogni quartiere ad
assistere i vicini in difficoltà e aprire 14 case di aiuto per persone in stato vegetativo.
Nel tempo, la Gswf ha portato il suo aiuto anche ai senzatetto. Ching ha ricevuto
il sostegno delle parrocchie cattoliche e, a sua volta, ha richiesto la presenza di
membri della Chiesa nella direzione della fondazione, perché “il messaggio di condivisione
di Gesù con i poveri è essenziale, in ogni impresa e attività che ha saputo realizzare
a Taiwan”. Quest’anno, un banchetto si è tenuto in 14 diverse zone dell’isola. Il
5 febbraio, 2700 persone, distribuite su 200 tavoli, hanno preso parte all’evento
organizzato a Taipei nella piazza della Libertà. Ognuno ha ricevuto gratuitamente
il pranzo e una busta contenete 500 dollari taiwanesi (circa 17 dollari americani).
Gli ospiti del pranzo erano prevalentemente famiglie povere, senza dimora, giovani
madri sole senza possibilità economiche. “È incredibile – ha spiegato padre Matthew
- vedere come si possa mobilitare tantissima gente, in aiuto a chi è in difficoltà”.
"Se parli con Cao Ching – ha concluso - ti rendi conto che è una persona semplice:
25 anni fa vendeva biglietti vicino alla stazione, non era il dirigente di una grande
società industriale. Ma aveva capito che, con una semplice idea, poteva dar forza
al proposito di fare del bene, già presente nel cuore di tantissimi taiwanesi”. (V.C.)