2013-02-09 16:23:26

Anno della Fede in Turchia nel ricordo di mons. Padovese e don Santoro


Per approfondire la fede e per dare un impulso alla missione dei cristiani in Turchia “sarebbe molto utile e sarebbe un grande dono tradurre le opere del vescovo Luigi Padovese in lingua turca”: è la proposta lanciata, attraverso l’Agenzia Fides, da padre Martin Kmetec, francescano, direttore delle Pontificie Opere Missionarie (Pom) in Turchia. La proposta giunge mentre le comunità cristiane in Turchia celebrano l’Anno della Fede, con diverse iniziative ecumeniche e in particolare ricordando due figure martiri, che hanno dato la vita per la missione: mons. Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia ucciso nel 2010, e don Andrea Santoro, missionario fidei donum ucciso nel 2006. Mons. Padovese era uno studioso di patristica e la maggior parte dei suoi scritti riguarda i Padri dalla Chiesa e i primi secoli del cristianesimo. Padre Kmetec nota a Fides: “Sentiamo tuttora la loro mancanza, ma il ricordo di queste due figure ci aiuta molto nella missione oggi, in quest’Anno della Fede”. “Siamo chiamati – prosegue il direttore delle Pom turche - ad approfondire la loro visione della missione”. “Un primo passo – spiega il padre francescano - potrebbe essere proprio la traduzione delle opere di mons. Padovese: egli amava la Turchia soprattutto ricordandola come terra in cui è nata la Chiesa nel mondo pagano”. “Qui si sono svolti i primi nove concili: in Turchia si trova la memoria della Chiesa dei primi secoli, che sta a noi riscoprire”, ricorda padre Kmetec. “Auspichiamo – prosegue - che le opere del vescovo possano avere vasta circolazione in Turchia, in modo da radicare in questa terra l’eredità spirituale, culturale e pastorale di mons. Padovese”. Di don Santoro, conclude il direttore delle Pom, “ricordiamo in particolare lo stile di presenza e di testimonianza, fatta di semplicità e di incarnazione nello spazio dove ha vissuto”. (D. M.)







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