“È uno storico evento per Masisi” scrive Danilo Giannese, responsabile per la comunicazione
del Jesuit Refugee Service (Jrs) per la Regione dei Grandi Laghi nel riportare la
notizia dell’accordo di pace sottoscritto il 5 febbraio scorso dai diversi gruppi
armati che si sono combattuti nel territorio di Masisi (che fa parte del Nord Kivu)
nell’est della Repubblica Democratica del Congo. “Proprio di fronte alla nostra abitazione,
centinaia di uomini armati di diversi gruppi ed etnie si sono radunati per accompagnare
i loro capi” scrive Giannese in un comunicato inviato all’agenzia Fides. “Era la prima
volta che questi capi si facevano vedere insieme in pubblico. La popolazione ha accolto
l’iniziativa con entusiasmo e partecipazione e speriamo che da questo momento nessuno
soffrirà le conseguenze della guerra e dello sfollamento nel Masisi”. L’accordo di
pace mette fine al conflitto tra le popolazioni Hunde e Hutu che vivono nell’area.
L’intesa è stata firmata dai capi dell’ Apcls (Alliance des Patriotes pour un Congo
Libre et Souverain), una milizia Mai Mai legata agli Hunde; della Nyatura, un gruppo
ribelle Hutu; dall’Fdc-Guide, una milizia Hunde, e da Raia Mutomboki, un’altra milizia
locale. Fonti locali riferiscono all’agenzia Fides che questi gruppi intendono creare
un fronte comune contro l’M23, il principale movimento di guerriglia che agisce nel
Nord Kivu. (R.P.)