Usa: in Texas prima tappa dei colloqui tra cattolici e riformati su Chiesa e modernità
I partecipanti al dialogo tra cattolici e riformati riuniti ad Austin, in Texas, hanno
avviato, nei giorni scorsi, la prima tappa di uno studio pluriennale sull’importanza
della missione e dell’identità della Chiesa nel mondo moderno. L’incontro – riporta
L’Osservatore Romano - è stato presieduto dal vescovo emerito di Orange Tod David
Brown, e dalla pastora presbiteriana Cynthia Campbell. Il dialogo di Austin ha avuto
come riferimento il rapporto del Consiglio Mondiale delle Chiese, “La Chiesa. Verso
una visione comune”, pubblicato nel 2012. In particolare, tra gli argomenti affrontati
vi sono stati: l’unità e la diversità nella Chiesa; le origini e le interpretazioni
attuali del ministero e dell’ordinazione; la natura e il ruolo delle autorità e dell’episcopato.
La discussione di quest’ultimo punto — hanno sottolineato i promotori del dialogo
— risponde all’invito rivolto ai leader cristiani nel 1995 da Giovanni Paolo II nell’Enciclica
“Ut unum sint” ad aiutare il Papa a riflettere sul ruolo ministeriale del vescovo
di Roma. “È un privilegio lavorare insieme partendo dal consenso storico raggiunto
sul Battesimo”, ha commentato il rev.do Campbell, riferendosi all’intesa raggiunta
dai vescovi americani con quattro Chiese riformate degli Stati Uniti (la presbiteriana
, la riformata, la Chiesa riformata cristiana e la Chiesa unita di Cristo) per il
riconoscimento reciproco del Battesimo. Soddisfazione sui progressi del dialogo e
per le prospettive future è stata espressa dall’arcivescovo di Atlanta Wilton Gregory
che ha presieduto il comitato per le questioni ecumeniche e interreligiose della Usccb.
“Il nostro lavoro insieme — ha detto il presule — è stato e sarà al servizio di tutte
le comunità cristiane in modi che non possiamo prevedere. Lo Spirito Santo continua
a guidarci in ogni modo, nel momento in cui il dialogo ha raggiunto un accordo comune
sul significato del battesimo”. (L.Z.)