2013-02-06 15:45:26

La Passione-Risurrezione di Gesù in un libro del card. Lajolo


E' stato presentato mercoledì pomeriggio, alla Libreria Internazionale Paolo VI, a Roma, il volume del cardinale Giovanni Lajolo: "Passione e Risurrezione. Riflessioni sul Vangelo secondo Giovanni", edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Nell'ambito dell'evento è stata presentata un'esclusiva mostra degli originali dei disegni, realizzati dai Maestri Franco Murer e Antonio Giuseppe Lomuscio, che impreziosiscono l'opera e che saranno in esposizione fino al 9 febbraio. Nell’introduzione al libro, il porporato scrive: "Il tema di cui tratto non tocca le grandi questioni d’attualità, ma tra tutti i temi possibili, quello della Passione-Risurrezione di Gesù è il tema incomparabilmente più importante e perennemente più attuale". Al microfono di Adriana Masotti, ascoltiamo lo stesso cardinale Giovanni Lajolo:RealAudioMP3

R. – Gesù ha patito ed è morto per noi ed è risorto. E’ una notizia questa che non fa notizia, però è veramente "la" notizia: è la cosa più grande che sia mai avvenuta. Infatti, nella Passione c’è tutto l’amore di Dio per noi, e nella Risurrezione c’è tutto ciò che Dio ci promette: quindi, sia la Passione sia la Risurrezione sono – per così dire – la forma di vita del cristiano ed è quella per cui, anche, il cristiano non solo nella sua vita individuale, ma nella sua vita sociale e nella sua vita di Chiesa, realizza se stesso.

D. – Lei scrive anche che quella di Gesù è l’unica risposta alla questione di sempre: perché il dolore, perché la morte?

R. – Certamente. E soprattutto del dolore del Giusto. Non c’è una risposta razionale a questo interrogativo, però c’è la risposta nella Croce di Gesù. Il fatto che Gesù, Dio fatto uomo, porti la croce per noi, muoia per noi è un motivo sufficiente per cui io possa accettare la mia croce. Tutto il progresso dell’umanità, in fondo, è dovuto al problema del dolore, cioè come superare il dolore, come allontanarsi da questa realtà che ci tocca ogni giorno. Una risposta definitiva l’abbiamo soltanto nella Croce di Gesù e nella sua Risurrezione. Per questo, dico che è il tema più importante che la mente umana possa concepire. Gesù ha parlato della sua Passione e Risurrezione come di una sola realtà, quando parlava della sua esaltazione: “Quando sarò esaltato, trarrò tutti a me”.

D. – Lei ha scelto il Vangelo di Giovanni per affrontare questo tema della Passione e della Risurrezione e si sa che questo Vangelo ha caratteristiche proprie, diverse rispetto agli altri. Ma perché questa scelta?

R. – Perché mi è parso evidente che tutto il Vangelo di Giovanni è costruito in rapporto alla Passione e Risurrezione di Gesù sin dal Prologo. Prologo che dice: “La luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno accolta; è venuto tra i suoi e i suoi non l’hanno ricevuto”… Poi, in ogni passo c’è sempre questo preannuncio della sua morte e risurrezione, sempre.

D. – Ogni capitolo del libro è accompagnato da disegni originali di due maestri: è un valore aggiunto alle riflessioni scritte, qualcosa che le rende più concrete?

R. – Sì, io credo di sì. La contemplazione, infatti, va sempre fatta non soltanto con la mente, ma va fatta anche con il nostro gusto estetico, sognando anche un po’: non soltanto con un’intelligenza critica, ma anche con una visione, cercando di "vedere".

D. – A chi si rivolge il suo libro e che cosa vorrebbe suscitare nel lettore?

R. – Il mio libro non è un libro per dotti, i quali sanno già tutto. Non è un libro per i grandi teologi. E’ un libro per il cristiano che desidera avvicinarsi alla figura di Gesù. E’ la mia esperienza che io comunico ai miei fratelli nella fede. Io desidero partecipare questa mia esperienza del Vangelo che parla a chiunque legga questo libro. E che cosa desidero? Desidero che ciascuno prenda poi in mano il Vangelo e lo legga, e lasci che il Vangelo gli parli. Quando uno lascia che il Vangelo gli parla, è tutto. La risposta arriva naturalmente.

Ultimo aggiornamento: 7 gennaio







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