Usa: liberato durante un blitz il bambino rapito da un veterano del Vietnam. Obama
spinge per un giro di vite sulle armi
Dopo 7 giorni si è concluso ieri sera con un blitz dell'Fbi il sequestro di Ethan,
il bimbo di 5 anni rapito su uno scuolabus in Alabama da un 66enne veterano del Vietnam
che lo ha tenuto in ostaggio in un bunker sotterraneo, dopo aver ucciso l’autista
del mezzo scolastico. L'uomo è morto del corso dell'operazione. E sempre ieri il presidente
statunitense Barack Obana, dal Minnesota, è tornato ad esortare il Congresso ad agire
per dare un giro di vite sul controllo sulle armi. Da Washington, il servizio di Francesca
Baronio:
Non possiamo
aspettare una nuova Newtown e’ adesso il momento di agire” E’ un Obama deciso, che
ricorda la strage dello scorso Dicembre, da Minneapolis la capiale del Minnesota,
tristemente famosa negli anno 90 per la percentuale di omicidi da arma da fuoco; ma
che oggi, grazie ad un piano di Polizia ed autorità locali ha fatto passi importanti
per ridurre la violenza legata a pistole e fucili. “Non si puo' contare solo sul Congresso
per prendere decisioni". Cosi’ Obama si appella al buon senso degli americani e chiede
ai cittadini una partecipazione diretta perche’ non “e' piu' accettabile aspettare
la morte di un altro padre o di un altro figlio.” E’ ormai chiaro che Obama ha fatto
della lotta alle armi un punto cardine della sua agenda e che vuole agire presto usando
la sponda emotiva del Paese. Meno chiaro, e’ invece, cosa potra’ ottenere il Presidente.
Se sembra esserci un accordo trasversale sul controllo preventivo per tutti coloro
che acquistano armi, non e’ invece chiaro se Obama riuscira' ad ottenere il bando
per fucili d’assalto e caricatori ad alta capacita’, rischiando quindi di approdare
ad una riforma monca della sua parte piu’ incisiva.