Medio Oriente: cresce il ruolo della Turchia di Erdogan
La Turchia continua a giocare un ruolo chiave nelle crisi mediorientali. Domenica
il premier Erdogan ha fortemente criticato i raid aerei israeliani in territorio siriano,
parlando di ''terrorismo di Stato'' e di una ''violazione inaccettabile del diritto
internazionale''. Confermata, dunque, la distanza dalla politica di Difesa dello Stato
ebraico, nonostante il regime di Assad continui ad essere considerato un nemico di
Ankara. Salvatore Sabatino ne ha parlato con il giornalista turco Dundar
Kesapli:
R. - Da un bel
po' di tempo, dopo quello che è successo nel mar di Marmara, i rapporti tra Israele
e Turchia si sono raffreddati. Fino a questo momento la posizione di Erdogan nei riguardi
di Israele non è cambiata e, nonostante l’attuale situazione di crisi con la Siria,
il governo turco non accetta iniziative contro i cittadini siriani. Questo perchè
la Turchia sta raccogliendo molti rifugiati all’interno del territorio turco.
D.
- La Turchia vuole mantenere il proprio ruolo guida nell’area, soprattutto per quanto
riguarda i Paesi della "Primavera araba". Ci riuscirà, essendo, tra l’altro, un Paese
non arabo?
R. – Non è importante questo, perché la Turchia è un Paese musulmano
e non è importante che sia arabo. Sappiamo bene, infatti, che molti Paesi arabi vedono
il governo turco come un ponte importante per molti aspetti. Tutti i leader hanno
un ottimo rapporto con Erdogan e quindi vuol dire che il governo turco sta tenendo
un ritmo giusto, un rapporto giusto, con questi Paesi. Perciò, non vedo ostacoli al
momento.
D. – Molto attesa è la visita del presidente turco Gul al Cairo. Turchia
ed Egitto sono i due grandi Paesi dell’area. Che rapporti ci sono attualmente?
R.
– Fino ad adesso c’è stato un ottimo rapporto. Ricordiamo anche che Erdogan ha fatto
visita alcuni mesi fa in Egitto. E’ un rapporto fondamentale perché la Turchia sta
seguendo tutto ciò che succede in Egitto. Ci sono sempre stati ottimi rapporti anche
a livello commerciale; la Turchia sta fornendo molti materiali industriali, tecnologici,
per la costruzione di strade… Durante questa visita si parlerà dell’attuale situazione
che sta vivendo l’Egitto, del rapporto bilaterale e di quello che succede in Siria,
oltre che del rapporto con Israele.