Berlusconi promette l'abolizione dell'Imu. Forum Famiglie: no a promesse ad effetto
Berlusconi torna a promettere il calo delle tasse. Il leader del Pdl afferma che le
famiglie italiane saranno rimborsate di quanto hanno versato per l'Imu sulla prima
casa. Critiche arrivano da Pd e Scelta Civica di Monti. Giampiero Guadagni:
Restituzione
di quanto pagato per l'Imu sulla prima casa nel 2012 e abolizione della tassa. Annunciata
da giorni, eccola la proposta choc di Berlusconi, che sarà varata in caso di vittoria
del centrodestra al primo consiglio dei ministri. Il provvedimento vale 4 miliardi
di euro. Il leader del Pdl spiega che la copertura avverrà riducendo del 2% l’anno
le spese dello Stato. I soldi arriveranno anche dall’accordo con la Svizzera per la
tassazione delle attività finanziarie detenute nel Paese elvetico da cittadini italiani.
Ma Berlusconi annuncia anche altri interventi: riduzione in cinque anni dell’Irap,
la tassa sulle attività produttive delle imprese. E ancora: no all’aumento dell’Iva
e alla patrimoniale. Infine, l’abolizione completa del finanziamento pubblico dei
partiti. Immediate le reazioni delle altre forze politiche. D’accordo con l’alleato
la Lega di Maroni. Tutti gli altri concordi nel dire che Berlusconi non è più credibile.
In tanti anni di governo non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte, osserva il
premier uscente Monti. Sulla stessa linea gli alleati Casini e Fini. Solito elenco
di promesse demagogiche e irrealizzabili, dice da parte sua il capogruppo dei senatori
Pd Anna Finocchiaro. E da Palermo il presidente del Parlamento europeo Martin Shulz
rincara la dose: Berlusconi, afferma, non ha alcuna credibilità internazionale.
Il
Forum delle Associazioni Familiari da tempo chiede che si arrivi a un fisco a misura
di famiglia. Sentiamo il commento di Francesco Belletti:
D. - L’abolizione
dell’Imu è al centro del dibattito politico delle ultime ore. E’ questo un punto nodale?R.
- Ci manca un’attenzione alle famiglie con figli, quindi alleggerire l’Imu è un impegno
che ci fa piacere sentire, ma saremo vigili se alle promesse seguiranno i fatti D.
- Serve quindi un progetto più organico di riforma del fisco? R. - Più che di promesse
ad effetto abbiamo bisogno di un piano serio che metta in campo cinque anni di lavoro
e che prima di tutto garantisca il sostegno ai consumi delle famiglie, quindi l'alleggerimento
fiscale parta dalle famiglie con figli e con carichi di cura. Noi chiediamo che nei
primi 100 giorni chiunque vada al governo, chiunque vada in Parlamento si impegni
ad alleggerire il carico fiscale delle famiglie, e noi restiamo dell'idea che il fattore
famiglia è un modello applicabile da subito con gradualità. C'è bisogno di un segnale
molto forte. D. - Intanto in Francia passano i matrimoni tra persone dello stesso
sesso. Teme che questo modello si estenda anche ad altri Paesi europei? R. - Il
nostro Paese ha una grande responsabilità: portare più famiglia in Europa, perché
la deriva individualistica che c'è in atto e quello francese è un pessimo esempio,
non è una deriva inevitabile. La famiglia è un luogo decisivo e la diversità sessuale
sono naturalmente fondati alla persona.