India. Nuovo episodio di violenza anticristiana in Orissa
Un nuovo episodio di violenza contro i cristiani nello Stato indiano dell’Orissa,
viene riferito dall'agenzia AsiaNews: il 18 gennaio scorso, in seguito a un raid della
polizia accompagnata da alcuni estremisti indù durante un incontro di preghiera di
un gruppo di cristiani protestanti, ha causato l’arresto di due persone. Il fatto
è avvenuto nel villaggio di Gudikhamari, nel distretto di Baripada, nell’abitazione
di un ex indù convertito da cinque anni al cristianesimo, dove si stava svolgendo
un momento di preghiera comunitaria cui stavano prendendo parte sette famiglie della
zona. Ora i movimenti cristiani locali e i gruppi pro-diritti umani chiedono il rilascio
su cauzione degli arrestati. L’Orissa purtroppo non è nuova a fatti del genere: nel
2008 fu teatro, infatti, dei violenti pogrom anticristiani che costarono la vita a
circa 500 persone, ma ancora oggi la situazione è tutt’altro che tranquilla, come
denuncia Sajan George, presidente della rete attivista Global Council of Indian Christians,
che punta il dito in particolare contro la legge locale sulla libertà religiosa, risalente
al 1967 e spesso usata per commettere abusi e violazioni. Il presidente, infine, lancia
l’allarme anche sulla “mancanza di volontà politica” nel risolvere questa situazione
che lascia campo libero agli estremisti e al loro progetto di “induizzazione dell’Orissa”.
(R.B.)