2013-02-02 08:26:53

Celebrazioni in Russia per il 70.mo della battaglia di Stalingrado


Si celebra in questi giorni in Russia il 70.mo anniversario della battaglia di Stalingrado, il più sanguinoso confronto armato del secolo scorso, nel quale le truppe sovietiche ebbero la meglio sull’assedio nazista. Il presidente, Vladimir Putin, ricevendo ieri al Cremlino oltre 200 veterani, ha detto: “Bisogna mantenere vivo il ricordo di quell’evento”, che segnò una svolta nelle vicende del secondo conflitto mondiale. Da Mosca, Giuseppe D’Amato:RealAudioMP3

Per l'occasione, Volgogrado è tornata a chiamarsi Stalingrado come un tempo. E' qui sul Volga, che le Armate dell'Asse vennero fermate. Giovedì 31 si è tenuta una vera e propria cerimonia storica con la ripetizione della resa del feldmaresciallo von Paulus negli scantinati dei grandi magazzini. Oggi, invece, si ricorda la fine definitiva della battaglia più sanguinosa del XX secolo. E pensare che all'inizio dell'estate '42 la città non era considerata un obiettivo primario. Il Volga, invece, era il traguardo da raggiungere per Hitler. Oltre, veniva propagandato, cominciava l'Asia.

I tedeschi si fecero imbottigliare dopo che il 23 agosto Stalingrado fu ridotta, da un bombardamento aereo a tappeto, a un cumulo di macerie come nel '37 Guernica in Spagna. Quindi, l’assalto mai completato con alcune sacche di resistenza e il successivo accerchiamento sovietico agli assalitori a metà novembre. I dati finali delle vittime sono spaventosi. I tedeschi ebbero 60 mila morti e 130 mila prigionieri. I sovietici tra mezzo milione e un milione di caduti, mentre 9.796 civili, tra cui 994 bambini, sopravvissero nelle fogne a quei cinque mesi di folle lotta. La Guerra fredda, ormai concordano molti specialisti, non ha permesso all’opinione pubblica occidentale la giusta comprensione dell’immane tragedia di Stalingrado. Queste giornate vogliono ora riaffermarla.







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