2013-02-02 15:42:29

A Roma una messa in ricordo dei senza dimora morti nella capitale


Trent’anni fa moriva a Roma, per mancanza di soccorsi, Modesta Valenti, una donna senza dimora che viveva nei pressi della Stazione Termini. Domenica, per iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, nella Basilica di S. Maria in Trastevere è stata celebrata una messa in ricordo di Modesta e di tutti i senza tetto scomparsi nella capitale. Roberta Calderazzo ha chiesto a Francesca Zuccari della Comunità perché è importante ricordare le storie di queste persone: RealAudioMP3

R. – Perché sono piccole storie, che sarebbero dimenticate, di persone che hanno vissuto nella nostra città, anche con grande sofferenza, e che noi invece vogliamo ricordare perché la loro vita è una vita importante per tutti. Sono persone con una grande dignità tante volte umiliata e dimenticata.

D. - Queste persone non hanno più legami familiari, hanno perso tutto. Chi si occupa di loro e in che modo voi intervenite?

R. – Noi abitualmente andiamo nelle stazioni ferroviarie, nei posti dove queste persone trovano riparo e dove vivono isolate. Cerchiamo di avvicinarle, di aiutarle nelle loro necessità, di fare in modo che possano riprendere in mano la loro vita, nell’amicizia e nella simpatia.

D. – Il fenomeno dei senza dimora è un fenomeno in aumento. Cosa devono fare le istituzioni e cosa può fare la società civile?
R. – Innanzitutto possiamo tutti fare qualcosa, possiamo fermarci a parlare con loro, aiutarli nelle piccole necessità, aiutarli a vivere nella città in modo più dignitoso. Le istituzioni possono aiutare queste persone trovando soluzioni alternative alla loro vita o con altri servizi organizzati. Anche il volontariato organizza le mense, i posti dove si può dormire, ma serve il concorso di tutti per aiutare queste persone a ritornare ad una vita dignitosa.

Ultimo aggiornamento: 6 febbraio







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