Nuovo record della disoccupazione in Italia, laureati con meno aspettative
Non conosce ostacoli l’aumento della disoccupazione in Italia. A dicembre 2012, il
numero dei senza lavoro è stato a 2 milioni 875 mila, in lieve aumento. In un anno,
si sono persi 470 mila posti. Il servizio di Alessandro Guarasci:
La crescita
dei senza lavoro è il riflesso più evidente della crisi. A dicembre il tasso di disoccupazione
è salito all'11,2%, il livello più alto dal primo trimestre del 1999. La rilevazione
è dell'Istat che sottolinea come il tasso sia cresciuto dello 0,1% rispetto a novembre
e di 1,8 punti nei dodici mesi. Insomma, l’emorragia di posti è lenta ma costante
e per ora non si vede un’inversione di tendenza. Il dato italiano comunque è inferiore
è quello europeo, che fa registrare una disoccupazione all’11.7%, stabile rispetto
a un mese fa. A livello nazionale scende invece, seppur di poco, il numero dei giovani
inoccupati: dal 36.8 di novembre al 36.6 di dicembre. Numeri elevati che sembrano
scoraggiare tanti giovani dall’iscriversi all’Università. In dieci anni, infatti,
ci sono state 50 mila iscrizioni in meno. Va però fatto notare che la situazione è
differente a livello territoriale e vi sono Università come la Cattolica di Milano
che continuano a vedere nuovi iscritti. A cambiare negli anni sono state sicuramente
le aspettative dei laureati, come dice Giancarlo Rovati, direttore del Dipartimento
di Sociologia:
“Forse, sono anche le aspettative eccessivamente alte degli
studenti che possono creare dei problemi di scoraggiamento. Quando 30 anni fa ci si
laureava, il numero dei laureati era assolutamente più ridotto e soprattutto le prospettive
di carriera erano più immediate. Oggi, molte aziende assumono laureati per svolgere
mansioni che un tempo svolgevano i diplomati”.
A cinque anni dal titolo
di studio, un laureato oggi guadagna in media 1250 euro al mese.