2013-02-01 15:15:28

Il neopresidente di Confocooperative, Gardini: oltre all'austerità, serve sviluppo


Accrescere "il grado di internazionalizzazione" delle cooperative associate, mantendo l'attenzione sulle Pmi. E' questo uno dei primi obiettivi del neopresidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, sottolineando che il nuovo governo dovrà continuare "l'impegno sul tema della tutela dei marchi industriali e di prodotto e riappropriarsi della domanda "made in Italy". Per Gardini è urgente rilanciare lo sviluppo. Sentiamolo al microfono di Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

R. – Non nascondiamo una preoccupazione per la tenuta di alcuni settori – il settore immobiliare è in grande difficoltà – anche se abbiamo alcuni settori che stanno bene, stanno tenendo bene, sono in controtendenza e ci consentono, complessivamente, di avere nella media ancora dati buoni. L’accesso al credito è problematico: oggi è l’emergenza numero uno, che diventa drammatico e ancora più drammatico al Sud, dove il denaro costa da 2 a 3 punti in più rispetto al Nord. A questo si aggiunge il ritardo sui pagamenti da parte della pubblica amministrazione: un ritardo che per la cooperazione italiana vale 20 miliardi di euro.

D. – Voi avete creato posti di lavoro anche nel 2012: come pensate nel 2013 di continuare questa tendenza?

R. – Se non cambiasse nulla e se ci fosse solamente la politica del rigore, senza misure per lo sviluppo in atto, difficilmente vedrei la possibilità di essere reattivi, la possibilità di crescere. Non si può pensare di dilatare la spesa pubblica, perché ci sono impegni ben precisi; ma occorre che sullo sviluppo ci siano misure concrete.

D. - Lei continuerà con l’impegno nel Forum di Todi?

R. – Penso che questo non sia in discussione! Ci sarà la necessità di una pausa di meditazione: sono cambiati tre presidenti su sette … Questo era un progetto che nasceva non finalizzato ad un appuntamento politico, ma finalizzato ad appuntamenti di più ampio respiro.







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