Città del Messico. Esplosione nel grattacielo Pemex. 25 morti oltre 100 feriti
Città del Messico. E' di almeno venticinque morti e 101 feriti accertati il bilancio
dell'esplosione avvenuta alle sedici ora locale nella sede centrale della Pemex. L'azienda
petrolifera statale ha sede in uno dei grattaceli più alti della capitale. L’esplosione
ha provocato il crollo di due piani dell’edificio. Ignote le cause. Massimiliano
Menichetti:
Lo scoppio
in pieno pomeriggio ammutolisce Città del Messico. “Detriti ovunque” descrivono testimoni.
Un’esplosione colpisce la Torre “B-2” della Pemex, il grattacielo sede centrale dell'azienda
statale petrolifera messicana, e provoca il crollo delle pareti di due piani dell'edificio.
Immediati i soccorsi, gli ospedali di zona hanno attivato corsie preferenziali per
ricevere le vittime della sciagura. Unità cinofile cercano ancora tra le materie,
si teme ci siano persone intrappolate. Il secondo grattacielo più alto della capitale,
211 metri, può ospitare fino a 11 mila persone. Non è chiaro cosa sia successo. Nessuna
pista è esclusa, anche se sembra scartata l’ipotesi dell’attentato o del sabotaggio
e accreditata quella di una perdita di gas con accumulo in una istallazione elettrica
che fornisce energia alla struttura. Il presidente messicano, Enrique Pena Nieto,
ha visitato la Torre Pemex in compagnia del capo del governo del Distretto Federale,
Miguel Mancera, poco dopo aver espresso il suo cordoglio ai familiari delle vittime
attraverso un messaggio via Twitter.