India: a Bangalore, Conferenza internazionale sui 50 anni del Concilio
“Rivisitare il Concilio Vaticano II: 50 anni di rinnovamento”: questo il tema della
Conferenza internazionale organizzata a Bangalore dal Pontificio Ateneo “Dharmaram
Vidya Kshetram”di Filosofia, Teologia e Diritto Canonico (DVK), sotto l’egida del
giornale di teologia “Asian Horizons”. Più di 300 esperti e vescovi si incontrano
fino al 3 febbraio per un’approfondita riflessione critica sull’impatto del Concilio
sulla Chiesa universale con un’attenzione particolare alle Chiese in Asia. L’incontro,
al quale interverranno eminenti studiosi e teologi da diversi continenti, è organizzato
in collaborazione con il Pontificio Comitato di scienze storiche, le Facoltà di Teologia
dell’Università cattolica di Lovanio (Belgio) e dell’Università di Tubinga (Germania);
la Fondazione per le Scienze religiose “Giovanni XXIII” di Bologna, l’”Insitut Catholique”
di Parigi; l’”Augustines College” di Johannesburg e la diocesi Rottenburg-Stuttgart
(Germania). Le quattro giornate saranno scandite da nove sessioni plenarie, accompagnate
da tavole rotonde e varie relazioni attraverso le quali la conferenza, partendo dai
contesti storici, culturali, filosofici, teologici e pastorali in cui fu convocato
il Concilio 50 anni fa, approfondirà il contenuto dei vari documenti conciliari; la
risposta che essi hanno dato alle aspettative di rinnovamento nella Chiesa e nel mondo
dopo il Concilio fino ai nostri giorni e la loro attualità per il rinnovamento della
Chiesa e della società oggi. Ad inaugurare oggi i lavori, saranno il card. Zenon Grocholewski,
Prefetto della Congregazione vaticana per l’Educazione cattolica; il card. George
Alencherry, arcivescovo Maggiore dei siro-malabaresi e l’arcivescovo di Bangalore,
Bernard Moras. Seguirà la relazione di apertura del prof. Mathijs Lambergts dell’Università
cattolica di Lovanio su “L’eredità del Concilio Vaticano II: preparare il futuro
per il passato” e quindi le due sessioni plenarie dedicate al contesto storico e teologico
e al contributo dell’Asia al Concilio. La relazione di apertura della seconda giornata
di domani sarà invece svolta dal prof. Peter Hünermann della Facoltà di Teologia dell’Università
di Tubinga (Germania) che parlerà del dibattito sull’ermeneutica del Concilio Vaticano
II. A seguire le due sessioni plenarie sulle quattro costituzioni conciliari “Sacrosanctum
Concilium”, “Lumen Gentium”, “Dei Verbum” e “Gaudium et Spes” e una sessione sull’incontro
tra Occidente e Oriente e il recepimento del Concilio nei due contesti. A quest’ultima
interverranno, tra gli altri, il prof. Riccardo Burigana dell’Istituto studi ecumenici
San Bernardino di Venezia e il prof. P. Felix Wilfred del Centro asiatico per gli
studi interculturali di Chennai (che svolgerà un’analisi critica su come è stato recepito
il Concilio in Asia e sulle prospettive future). Mons. Bernard Ardura, presidente
del Pontificio Comitato di Scienze storiche interverrà invece alla sessione sul sacerdozio,
la vita consacrata e laici (“Il paragrafo 28 della ‘Lumen Gentium’: fonte degli insegnamenti
conciliari sul sacerdozio nella ‘Presbyterorum Ordinis’ e nella ‘Optatam Totius’).
A svolgere la relazione di apertura della terza giornata sarà il padre Kuncheria Pathil
(Cmi) della rivista “Jeevadhara” di Kottayam che introdurrà i temi delle prime due
plenarie dedicate al ruolo delle Chiese orientali nell’ecumenismo e nelle missioni
e alle religioni mondiali. Quindi in conclusione la sessione dedicata al rinnovamento
dopo il Concilio. Ospite principale della giornata conclusiva, il 3 febbraio, sarà
il card. Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci) e segretario
generale della federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia (Fabc) accompagnato
il card. Moran Mor Baselios Clemis Catholicos, arcivescovo maggiore di Trivandrum
dei siro-malankaresi. (A cura di Lisa Zengarini)