Dal Mali alla Siria, le guerre e la crisi umanitaria
"Nell'area di Mopti
le famiglie dispongono di cibo solamente per le prossime due settimane, poi le scorte
non basteranno, è fondamentale intervenire con distribuzioni urgenti e nuovi aiuti",
spiega Federica Biondi, coordinatrice dell'intervento umanitario di Intersos
in Mali. Circa cinquemila nuovi sfollati sono arrivati nella zona di cerniera
tra nord e sud del Paese, andandosi a sommare ai 230mila che qui hanno tentato di
trovare riparo dalla guerra. Anche Medici senza Frontiere
è sul terreno: "Da giovedì a domenica scorsi abbiamo effettuato più di 500 consultazioni
mediche", racconta Dario Bertetto, capo missione a Bamako. "Sul fronte medico
sanitario c’è però ancora un problema di accesso alle zone più remote", precisa. Dalla
Conferenza dei donatori per gli aiuti umanitari in Siria, intanto, organizzata in
Kwait, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon, ha lanciato un appello a tutte
le parti e "in particolare al governo siriano" affinché "si fermi il massacro nel
paese, in nome dell'umanità" e ha chiesto uno sforzo per raccogliere un miliardo e
400 milioni di dollari da destinare agli aiuti. A fronte dell'ultimo massacro
che ha mietuto 65 morti ad Aleppo e dell'emergenza umanitaria di 700mila profughi
(secondo le ultime stime dell'Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite), guardiamo
al Libano e alla Giordania come paesi di approdo. Nel paese dei cedri "i dati
ufficiali parlano di 232mila rifugiati ma moltissimi sono ancora non registrati; è
verosimile che ce ne siano almeno 300mila", spiega da Beirut Federico Dessì, reporter
con esperienza in cooperazione umanitaria. "In migliaia abitano in tende e baracche
che loro stessi si sono costruiti in diverse regioni rurali del paese. Decine di migliaia
vivono in garage e scantinati, o in case non completate in cui peraltro sono costretti
a pagare un affitto. Nel grande campo di Zaatari in Giordania la situazione è restrittiva,
si vive in tende o in prefabbricati, ci sono tre ospedali da campo, scuole e il costo
della vita è più basso". (a cura di Antonella Palermo)