Strage in discoteca. P. Chiera: il Brasile si è fermato. Gmg ricorderà
questi ragazzi
Brasile ancora sotto shock per la tragedia della discoteca di Santa Maria, dove sono
morti 231 giovani a seguito di un incendio, mentre sono ancora decine i ragazzi in
ospedale, alcuni in gravissime condizioni. Nelle ultime ore, la polizia ha arrestato
quattro persone, mentre sembra ormai certo che nella discoteca, al momento della strage,
fosse presente un numero molto più alto di persone rispetto a quelle autorizzate.
Per una testimonianza su come il Brasile e soprattutto i giovani abbiano reagito a
questa tragedia, Alessandro Gisotti ha intervistato padre Renato Chiera,
fondatore della "Casa do Menor" di Rio de Janeiro:
R. – E’ una
tragedia che ha fatto fermare il Brasile, al punto che anche una scuola di samba,
che doveva sfilare ieri ha trasformato la sfilata del Carnevale in una processione.
Hanno poi voluto fare una Messa a Rio de Janeiro, che è stata celebrata dal vescovo
di Rio. Erano tanti i giovani e un centinaio sono ancora in ospedale, molti in condizioni
gravissime.
D. – Quest’anno, se uno pensa al Brasile pensa proprio ai giovani
e alla ormai imminente Giornata mondiale della gioventù. Questa tragedia, ovviamente,
ha colpito anche molto coloro che stanno organizzando tra i giovani la Gmg...
R.
– Senz’altro, perché è la gioventù che soffre. Abbiamo l’uccisione dei ragazzi per
la violenza. Adesso, quest’evento si unisce a tutto il dolore della gioventù, che
ha speranza. Molti erano studenti. Sono infatti 30 mila gli studenti in questa città
universitaria di Santa Maria, che si trova vicino a Porto Alegre. Si tratta quindi
di giovani che vogliono studiare per avere un futuro. La Giornata mondiale della gioventù,
senz’altro, avrà le tracce e porterà l’eco e l’impronta di questo momento, che ricorda
la morte, ma ricorda anche tanti altri giovani, che non muoiono per un incendio come
questo, ma muoiono per l’incendio dell’odio, per la violenza, per la ritorsione, per
il narcotraffico. Noi, quindi, vorremmo che la Chiesa assumesse tutto questo dolore.
Anche il Papa, certamente, assumerà tutto questo.