2013-01-29 11:30:35

Somalia: attentato a Mogadiscio. Illeso il premier


E’ rimasto illeso il primo ministro somalo Abdi Farah Shirdon, bersaglio di un attentato suicida davanti al suo ufficio ieri mattina in cui, secondo i primi bilanci diffusi dalla stampa locale, almeno sei persone sono rimaste uccise. L’emittente somala ‘Radio Shabelle’ ha riferito di una potente esplosione udita nella zona del palazzo presidenziale, molto vicino alla sede del capo del governo al centro di Mogadiscio. Dalla prima ricostruzione dell’accaduto - riferisce l'agenzia Misna - è emerso che l’attentatore si sia fatto esplodere dopo essersi avvicinato a un gruppo di uomini della sicurezza, davanti all’edificio. Oltre alle sei vittime un numero imprecisato di soldati sarebbe stato ferito e alcuni, in gravi condizioni, sono stati trasportati in ospedale, ma non è ancora chiaro l’eventuale coinvolgimento di civili. Per ora l’attentato non è stato rivendicato. Agenzie di stampa internazionali hanno sottolineato che l’attentato odierno potrebbe far ripiombare la capitale somala nel clima più cupo della ventennale guerra civile, dopo 18 mesi circa di calma relativa. Lo scorso dicembre tre persone avevano perso la vita nell’esplosione di un’autobomba in una delle strade centrali e più frequentate di Mogadiscio. Il mese prima un altro attentato aveva colpito un ristorante frequentato da politici e giornalisti. Gli attacchi non erano stati rivendicati, ma per la polizia sarebbero da ricollegare ai miliziani Al Shabaab costretti al ritiro dalla capitale nell’agosto 2011 e poi da tutte le principali città del Paese in seguito all’offensiva messa in atto dalle truppe africane e somale. Tuttavia negli ultimi mesi non si sono fermate le violenze ai danni di operatori dell’informazione: nel corso del 2012 ben 18 giornalisti sono stati vittime di omicidi mirati, commessi per lo più a Mogadiscio. L’ultimo sul macabro elenco è stato Abdihared Osman Adan, ucciso il 18 gennaio da diversi colpi d’arma da fuoco mentre si recava nell’ufficio dove lavorava sia per la radio che per la televisione del gruppo Shabelle, nel quartiere di Wadajir. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 30 gennaio







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