Somalia: attentato a Mogadiscio. Illeso il premier
E’ rimasto illeso il primo ministro somalo Abdi Farah Shirdon, bersaglio di un attentato
suicida davanti al suo ufficio ieri mattina in cui, secondo i primi bilanci diffusi
dalla stampa locale, almeno sei persone sono rimaste uccise. L’emittente somala ‘Radio
Shabelle’ ha riferito di una potente esplosione udita nella zona del palazzo presidenziale,
molto vicino alla sede del capo del governo al centro di Mogadiscio. Dalla prima ricostruzione
dell’accaduto - riferisce l'agenzia Misna - è emerso che l’attentatore si sia fatto
esplodere dopo essersi avvicinato a un gruppo di uomini della sicurezza, davanti all’edificio.
Oltre alle sei vittime un numero imprecisato di soldati sarebbe stato ferito e alcuni,
in gravi condizioni, sono stati trasportati in ospedale, ma non è ancora chiaro l’eventuale
coinvolgimento di civili. Per ora l’attentato non è stato rivendicato. Agenzie di
stampa internazionali hanno sottolineato che l’attentato odierno potrebbe far ripiombare
la capitale somala nel clima più cupo della ventennale guerra civile, dopo 18 mesi
circa di calma relativa. Lo scorso dicembre tre persone avevano perso la vita nell’esplosione
di un’autobomba in una delle strade centrali e più frequentate di Mogadiscio. Il mese
prima un altro attentato aveva colpito un ristorante frequentato da politici e giornalisti.
Gli attacchi non erano stati rivendicati, ma per la polizia sarebbero da ricollegare
ai miliziani Al Shabaab costretti al ritiro dalla capitale nell’agosto 2011 e poi
da tutte le principali città del Paese in seguito all’offensiva messa in atto dalle
truppe africane e somale. Tuttavia negli ultimi mesi non si sono fermate le violenze
ai danni di operatori dell’informazione: nel corso del 2012 ben 18 giornalisti sono
stati vittime di omicidi mirati, commessi per lo più a Mogadiscio. L’ultimo sul macabro
elenco è stato Abdihared Osman Adan, ucciso il 18 gennaio da diversi colpi d’arma
da fuoco mentre si recava nell’ufficio dove lavorava sia per la radio che per la televisione
del gruppo Shabelle, nel quartiere di Wadajir. (R.P.)