Liberate Gao e Timbuctu, mentre Ua e Fmi stanziano aiuti al Mali
La Francia e i suoi partner africani stanno “vincendo la battaglia in Mali”: lo afferma
il presidente francese dopo la riconquista di Gao e Timbuctu. Nel corso di una conferenza
stampa all'Eliseo, Hollande sottolinea che spetterà alle forze africane perseguire
“i terroristi” nel nord del Paese e dare al Mali una stabilità durevole. Intanto si
fanno i conti sulle risorse necessarie ma si contano anche vittime e danni. Il servizio
di Fausta Speranza:
Portare a termine
la lotta agli islamisti costerà 460 milioni di dollari. Lo fa sapere l’Unione africana
che ne può mettere a disposizione subito 50. Nelle stesse ore il FMI ne stanzia un
po’ di più di 18. Ma ci sono da fare anche i conti delle perdite in termini di vite
umane e di patrimonio culturale. Al momento si sa che i combattimenti a Gao, la più
grande città nel nord-est del Mali, hanno causato nelle ultime ore la morte di 25
persone tra le fila degli integralisti islamici. Da Timbuctu, città da sempre votata
alla cultura, giunge notizia dell’ennesimo gratuito scempio compiuto dai jihadisti:
quando si sono visti sconfitti, hanno bruciato un edificio che custodiva migliaia
di rari manoscritti, andati irrimediabilmente distrutti. Manoscritti non solo di carattere
religioso, ma anche scientifico (molti i trattati di astronomia). Avevano già fatto
a pezzi le molte statue di Alfarouk, il mitico angelo protettore della città, e poi
gran parte dei mausolei di sabbia e legno che ornavano Timbuctu. Resta da dire che
- secondo il racconto di testimoni - un'esplosione di gioia della popolazione ha accolto
l'ingresso dei soldati francesi e maliani.