Cattolici al voto: almeno il 16% è ancora indeciso
E' di fatto saltato il faccia a faccia televisivo tra i candidati premier in una rete
Rai. A fronte della disponibilita' di Pierluigi Bersani di avere un confronto con
tutti e sei i candidati premier e anche con Berlusconi, il Pdl si sarebbe opposto.
Questo perché il regolamento della Commissione di Vigilanza Rai prevede che sia riservato
uno spazio ai leader delle coalizioni e dunque non a Beppe Grillo, Antonio Ingroia
e Oscar Giannino. Il cardinale Bagnasco lunedì ha ricordato che partecipare al voto
rappresenta un "dovere irrevocabile" . Ne abbiamo parlato con Francesco Anfossi,
caporedattore di Famiglia Cristiana, che assieme ad Aldo Maria Valli ha scritto il
libro “Il vangelo degli italiani” edito da San Paolo:
R. – Oggi, secondo
un sondaggio Demopolis, che noi pubblichiamo sul prossimo numero di Famiglia Cristiana,
i cattolici smarriti – quelli che dicono che proprio non sanno cosa votare, che stanno
in finestra – sono il 16 per cento, mentre c’è un 27 per cento di cattolici – sempre
secondo questo sondaggio – che dicono che forse voteranno in una certa maniera, ma
poi nel seggio elettorale non è detto che voteranno come si erano ripromessi di fare.
E questo è un problema. Se poi pensiamo che molti cattolici votano – legittimamente,
per carità – il Movimento Cinque Stelle di Grillo, questo spiega anche le esortazioni
a non abbassare la guardia, a non voltarsi dall’altra parte …
D. – Eppure,
il cardinale Bagnasco indica dei temi: famiglia, bioeconomia, giustizia, lavoro …
Insomma, i cattolici non sono interessati agli aspetti più concreti della vita del
Paese?
R. – Spesso sul piano politico tendono a delegare ad altri le loro prerogative,
e questo è uno dei fattori più negativi che ha portato all’irrilevanza dei cattolici
in politica.
D. – In un suo libro, lei parla in sostanza di un cattolicesimo
spaccato a metà su alcuni temi fondamentali: emigrazione, temi bioetici … perché questo?
R.
– Perché il bipolarismo ha spaccato i cattolici in due come una mela: non riesco a
capire come sia possibile che un credente, di destra o di sinistra, abbia queste incoerenze
rispetto ai valori fondanti del Vangelo.