2013-01-28 07:21:42

Preoccupazione dell’Onu per le violazioni di diritti umani in Mali


Prosegue la marcia di francesi e maliani alla riconquista, da due settimane, del territorio del Mali occupato da gruppi armati islamici. Intanto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, esprime al presidente del Mali, Traoré, forte preoccupazione per le violazioni dei diritti umani e parla di roadmap per una transizione. Il servizio di Giulio Albanese:RealAudioMP3

Sembra una marcia inarrestabile quella di francesi e maliani alla riconquista, da due settimane, del vasto territorio del Mali Settentrionale, occupato, com’è noto, da gruppi armati jihadisti. Dopo Konna, Diabaly e Gao, l’aviazione francese ha martellato le roccaforti jihadiste a Kidal, cuore della resistenza, 1500 chilometri a nordest di Bamako. E anche la città simbolo di Timbuctu starebbe per capitolare in queste ore. A ciò si aggiunge l’annuncio di una scissione interna ai jihadisti di Ansar Dine, con buona parte di loro che vorrebbe scendere a patti col nemico. Intanto ieri ad Addis Abeba, l’Unione Africana ha condannato la lentezza dei soldati del contingente africano a mettersi in azione al fianco dei francesi, non lesinando invece lodi all’intervento di Parigi. Nella stessa capitale etiopica si riunirà domani una conferenza dei donatori internazionali che farà un nuovo esame della situazione umanitaria, discutendo anche sui possibili aiuti da inviare in Mali. Ma nei circoli della società civile, il timore che i jihadisti possano operare azioni terroristiche, imponendo una guerra asimmetrica come in Afghanistan o in Somalia, è grande.







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