La preghiera del Papa per le oltre 200 vittime del rogo nella discoteca di Santa Maria
in Brasile
Il Papa si dice “sgomento” per l’incendio in Brasile che, domenica, ha ucciso 232
giovani in una discoteca di Santa Maria, nel sud del Paese. In un telegramma, a firma
del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, Benedetto XVI prega per le vittime
e i familiari colpiti dalla tragedia. Massimiliano Menichetti:
Il
Papa prega per le vittime e si stringe a quanti sono stati colpiti dall’incendio che
ieri ha devastato una discoteca della città universitaria di Santa Maria, nello Stato
di Rio Grande do Sul, in Brasile. Un rogo che ha ucciso 232 ragazzi, oltre 130 i feriti,
molti in terapia intensiva. Benedetto XVI si dice “sgomento”, nel telegramma inviato
a mons Hélio Adelar Ruper, arcivescovo della città, invoca “il conforto” nel dolore,
il “coraggio” e la “speranza” ed auspica un “rapido recupero” dei feriti e affida
tutti alla “misericordia di Dio Padre”. Il Paese intanto è attonito e cerca risposte
per una tragedia che forse poteva essere evitata. All’origine dell’incendio sembra
ci sia stata l’accensione sul palco, di un bengala da parte di uno dei componenti
di una band durante un'esibizione. Le scintille avrebbero appiccato il fuoco al tetto
di polistirolo che faceva da isolante acustico al locale. Anche i vescovi brasiliani
hanno espresso “vicinanza spirituale e solidarietà” a tutti coloro che sono stati
colpiti dalla tragedia. Mons. Hélio Adelar Ruper, arcivescovo della città di
Santa Maria, parla di un dramma che "non deve far perdere la speranza". Ascoltiamolo
al microfono di Cristiane Murray:
"Io
credo che la parola giusta, in questo momento, debba essere: speranza.
C’è stata una tragedia, un dolore infinito per tutta la società, però Gesù Cristo
rimane sempre la nostra speranza. In questo momento, dobbiamo guardare a Lui, guardare
anche Maria e guardare in alto; la nostra vita non è definitiva qui su questa terra,
la patria definitiva è il cielo. Dobbiamo preparaci tutti per quel momento: è il momento
di non giudicare nessuno, è il momento di rinnovare la speranza e l’amore fraterno,
perché dopo questa vita è l’unica cosa che rimane. Allora, bisogna vivere bene la
fede, la speranza e tradurre tutto questo in un’azione di carità, di bontà, di amore
verso Dio e verso il prossimo. Per noi è una chiamata di Dio per rinnovare la fede.
Siamo nell’Anno della Fede e prossimi alla Giornata Mondiale della Gioventù, a Rio
de Janeiro, a luglio. Dio ci sostiene con una parola molto forte, in questo momento
della nostra storia".
A Santa Maria decretati 30 giorni di lutto. Una commossa
presidente del Brasile, Dilma Rousseff, dopo aver incontrato alcuni famigliari delle
vittime, ha chiesto al Paese di restare unito. E mentre si è aperta un’inchiesta per
far luce sulla vicenda. Ieri migliaia di giovani si sono ritrovati a Rio de Janeiro,
dove a fine luglio si terrà la prossima Gmg, per una Santa Messa in suffragio delle
vittime, presieduta dall’arcivescovo di Rio e presidente del Comitato organizzatore
locale della Gmg, mons. Orani João Tempesta.