Mali. Denuncia di Msf: a Konna manca da giorni l'assistenza sanitaria
In Mali l’organizzazione Medici senza Frontiere è riuscita finalmente ad entrare,
dopo giorni di richieste disattese, nella zona più vicina ai combattimenti. Due medici
e due infermieri sono arrivati ieri a Konna, una città a circa 70 chilometri a nord
di Mopti, nell’area critica che si trova tra il nord e il sud del Mali, dove nelle
scorse settimane si sono verificati violenti scontri. L‘équipe sta valutando i bisogni
medici e umanitari nella zona e ha già fatto un sopralluogo nel principale Centro
di salute della città. "Ci riferiscono che gli abitanti non hanno accesso all‘assistenza
medica da diversi giorni. Le strutture sanitarie sono vuote, non ci sono né pazienti
né personale sanitario", dichiara Dario Bertetto, capo missione di Msf in Mali. L‘équipe
- riferisce l'agenzia Sir - ha iniziato a fornire assistenza sanitaria di base e sta
attivando alcune cliniche mobili per capire lo stato di salute della popolazione.
Più a nord, a Douentza, l’organizzazione continua a lavorare nell’ospedale della città.
Il personale medico è rimasto in ospedale 24 ore su 24 nonostante i bombardamenti,
effettuando circa 450 visite durante la scorsa settimana. Al momento, la priorità
è aumentare l’assistenza per i feriti e gli interventi chirurgici, come i parti cesarei.
L’Onu ha registrato 340.000 maliani sfollati o rifugiati nei Paesi vicini. Altre 6.000
persone sono fuggite dall’11 gennaio, rifugiandosi in Mauritania e in Niger. (R.P.)