2013-01-25 14:02:40

Coree: Chiesa cattolica e altre comunità chiedono di stemperare la tensione


Nell’atmosfera di alta tensione fra Corea del Nord e Corea del Sud, “la Chiesa cattolica e le altre comunità religiose auspicano un cambio di rotta, per stemperare gli attriti e avviare una nuova era di cooperazione e collaborazione bilaterale”: è quanto riferisce all’agenzia Fides padre John Bosco Byeon, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (Pom) in Corea del Sud. Intervenendo sul momento critico nei rapporti fra i due Paesi, dovuti soprattutto al controverso programma nucleare di Pyongyang, padre Byeon ribadisce l’attesa di tutta la comunità civile ed ecclesiale per l’insediamento a Seul della nuova presidente, appena eletta, che avverrà il 25 febbraio prossimo. Il nuovo capo di Stato, Park Geun-hye, ha promesso un forte cambiamento rispetto al passato. Con il precedente governo di Lee Myung Bak, infatti, i rapporti con il Nord si sono notevolmente irrigiditi. Per l’agenda della nuova Presidente, tale questione sarà una priorità. Il direttore delle Pontificie Opere Missionarie riferisce che “le comunità religiose, in particolare leader cristiani e buddisti, stavano organizzando una nuova sessione di incontri con i leader religiosi del Nord. Ma ora tali iniziative di dialogo sono bloccate. La Chiesa cattolica – prosegue - riafferma la necessità di distinguere i due piani: quello politico da quello degli aiuti umanitari”. Fra l’altro – coclude padre Byeon, “l’unica chiesa cattolica ancora esistente a Pyongyang ha bisogno di restauro e sarebbe un bel segno per noi, nell’Anno della Fede, poter contribuire a quest’opera”. (C.S.)







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