Benedetto XVI: Medio Oriente, per una pace sicura domani serve dialogo oggi
Un futuro di pace e di giustizia in Terra Santa ha bisogno di un presente di dialogo
e di cooperazione. Lo ha affermato ieri mattina Benedetto XVI nell’udienza concessa
ai membri della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo teologico tra la Chiesa
Cattolica e le Chiese ortodosse. Anche per questo aspetto, il Papa ha auspicato ulteriori
progressi perché il mondo conosca sempre meglio il Vangelo. Il servizio di Alessandro
De Carolis:
Medio Oriente
e Africa sono per i cristiani, insieme, terre di antica fede e di irrisolte difficoltà.
Benedetto XVI non dimentica mai questo stato di cose e lo ha tenuto ben presente nel
ricevere i membri della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo teologico
tra la Chiesa Cattolica e le Chiese ortodosse, in larga parte provenienti da quelle
aree in cui, per l’appunto ha ricordato il Papa, “i cristiani, come individui e comunità,
devono affrontare prove dolorose e difficoltà che sono fonte di profonda preoccupazione
per noi tutti”:
“I would like to assure all the faithful… Vorrei
assicurare tutti i fedeli del Medio Oriente della mia spirituale vicinanza e della
mia preghiera perché questa terra, così importante nel piano di salvezza di Dio, possa
essere diretta, attraverso un dialogo costruttivo e la cooperazione, a un futuro di
giustizia e di pace duratura. Tutti i cristiani hanno bisogno di lavorare insieme
nella reciproca accettazione e fiducia a servizio della causa della pace e della giustizia,
in fedeltà alla volontà del Signore”.
In precedenza, Benedetto XVI aveva
dedicato una riflessione al lavoro della Commissione mista, giunta al traguardo di
dieci anni di complesso confronto teologico, cui nel 2003 diedero vita le autorità
ecclesiali delle Chiese Ortodosse Orientali e del Pontificio Consiglio per l’Unità
dei Cristiani. Dieci anni – ha rammentato il Pontefice – trascorsi a vagliare le modalità
con cui le Chiese hanno espresso la loro comunione nei primi secoli. Durante gli incontri
di questa settimana – in coincidenza con il periodo di preghiera per l’unità dei cristiani
che si conclude oggi – a essere esplorata è stata in particolare la comunione e la
comunicazione esistente fra le Chiese dei primi cinque secoli di storia cristiana:
“In acknowledging the progress which has been made… Nel riconoscere
i progressi che sono stati compiuti, auspico che i rapporti tra la Chiesa cattolica
e le Chiese ortodosse orientali continuino a svilupparsi in un fraterno spirito di
collaborazione, in particolare attraverso lo sviluppo di un dialogo teologico in grado
di aiutare tutti i seguaci del Signore a crescere nella comunione e a testimoniare
davanti al mondo la verità salvifica del Vangelo”.