Aperto anno giudiziario. Lupo: note dolenti sono lentezza processi e carceri affollate
Sulla giustizia, il parlamento che uscirà dalle elezioni dovrà impegnarsi in sforzi
convergenti e contributi responsabili alla ricerca di intese, nonostante il giro di
boa che c’è stato con la riforma Severino e le norme anticorruzione. E' l'auspicio
del primo presidente della Cassazione, Ernesto Lupo, durante la cerimonia di apertura
dell’anno giudiziario, avvenuta stamattina alla presenza del capo dello Stato, Giorgio
Napolitano, e del premier, Mario Monti. Note dolenti, ribadisce l’alto magistrato,
restano la lentezza dei processi e il sovraffollamento carcerario - 900 giorni per
un processo penale di appello e oltre 5 milioni processi civili pendenti-fattori che
incidono negativamente,aggiunge il ministro della Giustizia, Paola Severino, anche
sulla capacità di crescita del Paese. Un decalogo di priorità le suggerisce alla politica
il vicepresidente del Csm, Vietti, che al primo posto pone la riforma delle misure
alternative e della prescrizione, mentre per il pg Ciani occorre meglio regolamentare
l’accesso delle toghe in politica per evitare strumentalizzazioni. (G. C.)