A Davos l'intervento di Draghi: ripresa economica nel 2013
Al Forum Economico Internazionale, in corso a Davos, stamani l’atteso intervento del
governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi. Crisi, euro e ripresa, i temi
al centro del suo discorso. Ce ne parla Giancarlo La Vella:
Intervento ad
ampio raggio quello di Draghi, tra ottimismo e perplessità sul futuro economico europeo.
Il governatore della Bce vede una ripresa nella seconda parte di quest’anno, mentre
il 2012 - ha sottolineato - sarà ricordato come l'anno di rilancio dell’euro. Ma la
ripresa - ha detto - comporta che i governi continuino sulla strada dei progressi
realizzati grazie a riforme importanti. E su questo aspetto Draghi paventa le difficoltà
nel consolidamento fiscale e nei cambiamenti strutturali, necessari a creare crescita
e posti di lavoro. Poi parla di necessari tagli ai costi di governo, calo delle tasse,
e aumento della spesa pubblica, laddove nell’urgenza della crisi si è puntato solo
sull’aspetto tributario e sulla riduzione delle uscite. Ma in che termini si può parlare
di ripresa nel 2013, così come auspicato da Draghi? Lo abbiamo chiesto all’economista
Francesco Carlà:
"In estate, la politica della Bce aveva essenzialmente
due obiettivi: salvare l’Euro e le banche da gravi problemi finanziari; mentre il
secondo era quello anche di iniettare liquidità nei sistemi economici continentali
e, quindi, ottenere una ripresa dell’economia. Io direi che la prima parte della missione
è in buono stato; per la seconda, probabilmente, la ripresa dipenderà anche molto
da quanto erano cadute le economie, in particolare quelle mediterranee, e quindi capire
quale possibilità c’è che, da quel livello di crisi, possa scaturire un po’ di ripresa
nel secondo semestre del 2013".