Israele: la destra di Netanyahu vince, ma non convince. Affermazione dei centristi
Elezioni a sorpresa ieri in Israele. Il partito del premier Netanyahu, pur vincendo,
non ha ottenuto il successo che i sondaggi pronosticavano. Affermazione invece dei
centristi. Il risultato andrà poi ufficializzato, anche alla luce dei votanti all’estero.
Risultato di sostanziale parità tra fronte di centro destra e fonte di centro sinistra,
dunque, con seri problemi di governabilità, secondo gli analisti. Il servizio di Graziano
Motta:
Le previsioni
degli analisti , che coincidevano con le attese di Benjamin Netanyahu, leader del
Likud, non sono state rispettate e così la sua coalizione con il partito oltranzista
“Israel Beitenu”di Avigdor Lieberman , che governava disponendo di ben 42 seggi in
parlamento, ne ha ottenuto soltanto 31. Anche il nuovo partito ultranazionalista
“Habayit Haheyhudi “ dell’uomo di affari Nafatli Bennet, il “pupillo dei coloni”,
che si attendeva un grosso exploit ha raccolto 12 seggi, due-tre in meno di quelli
che gli venivano pronosticati. La destra riesce quindi, con il sostegno dei partiti
confessionali da sempre suoi alleati, a conseguire la maggioranza parlamentare, sia
pure ristretta, di 62 seggi su 120. Pochi. E’ questa la ragione per cui Netanyhau,
dando per scontato che sarà incaricato di formare il nuovo governo, auspica che sia
di larga coalizione, per fronteggiare soprattutto la minaccia nucleare iraniana allo
stato ebraico. Ma non sarà facile. L’affermazione sorprendente del nuovo partito di
centro “Yesh Atid”, fondato meno di un anno fa dal giornalista Yair Lapid, figlio
di un noto esponente politico, che ha ottenuto ben 19 seggi, seconda forza politica
quindi d’Israele, è un segno del cambiamento. “Yesh Aid” significa “C’è un futuro”
e molti, soprattutto giovani, gli hanno creduto. Notevoli il successo dell’altro nuovo
partito di centro “Hatnua” dell’ex ministro Tzipi Livni e la rimonta del partito laburista,
principale forza della sinistra, che fa dire alla sua leader Shelly Yachimovich, forte
dei 17 seggi conquistati : il paese si attende un nuovo indirizzo, anche di riapertura
alle attese di pace.