Mons. Sigalini: per migliorare la società servono cristiani onesti e maturi
“Assistenti adulti per adulti nella fede”: è il tema del Convegno nazionale degli
assistenti dell’Azione Cattolica, iniziato lunedì a Roma per concludersi domani. Per
una riflessione sul tema dell’assise e la sfida dell'essere operatori pastorali oggi,
Alessandro Gisotti ha intervistato mons. Domenico Sigalini, assistente
generale dell’Azione Cattolica:
R. – Un prete
si misura con la maturità della sua fede e per come aiuta i laici a diventare adulti
nella fede. Non si cercano elucubrazioni o discorsi astratti, si parla invece di ritrovare
quella unità di persona che nasce dal pensare alla sua vita come una risposta generosa
a una vocazione. Non è un affastellamento di impegni: è il dramma che abbiamo un po’
tutti noi che lavoriamo nella pastorale. Dove sta il segreto di questa maturità? Perché
per noi, maturità non vuol dire sapere tante cose, avere tante lauree: è soprattutto
vedere se c’è questa unità e dignità che ti rende contento e felice di essere cristiano
e di essere corresponsabile nella vita della Chiesa. Questo è l’obiettivo che ci stiamo
ponendo in questi giorni.
D. – Un obiettivo al tempo stesso semplice e quanto
mai avvincente, anche difficile per i tempi che viviamo: rendere ragione della propria
fede, della propria speranza…
R. – Esatto. E di fatto, questo rendere ragione
parte anche da alcune nostre difficoltà, perché noi non siamo mica dei pezzi di ferro...
Anche per noi la fede è una risposta generosa a un invito di Dio, a una vocazione…
Quindi, si tratta di discernere nella nostra vita cosa Dio voglia da noi e quindi
rispondere con grande generosità, pur dentro le difficoltà della nostra società.
D.
– In un messaggio che vi ha indirizzato per l’apertura del Convegno, il Papa ha auspicato
che proprio da queste giornate ci sia un rinnovato slancio apostolico per la generosa
testimonianza evangelica…
R. – La quale testimonianza, sicuramente, può essere
fatta di parole, ma soprattutto è fatta del comportamento della vita: dello stile,
dell’onestà... Ccon tutto il movimento che c’è adesso in politica, noi ci stiamo domandando:
c’è la possibilità di essere cristiani onesti all’interno di queste strutture, di
essere persone che annuncino dei valori, ma che li mettano anche in pratica? E’ una
maturità che sta molto sulla concretezza, molto sul popolare, perché noi non siamo
gli specialisti. La nostra è un’associazione di fedeli laici – papà, mamme, bambini,
ragazzi – che vogliono vivere fino in fondo la loro fede ed essere propositivi per
tutti.